"Adesso cerchiamo di recuperare il maggior numero possibile di effettivi». Coach Caja non fa drammi: "Grande equilibrio. Che fatica in attacco, ma non abbiamo mollato»

CENTO (Ferrara) Con una squadra ridotta ai minimi termini era davvero difficile pensare che la Fortitudo, non bella, ma gagliarda, volitiva...

22 gennaio 2024

CENTO (Ferrara)

Con una squadra ridotta ai minimi termini era davvero difficile pensare che la Fortitudo, non bella, ma gagliarda, volitiva e che ha provato a gettare il cuore oltre l’ostacolo, rimanesse in partita fino alla fine, non riuscendo più per sfortuna e per il fato che per demeriti a mettere a segno la tripla che a sette secondi dalla fine poteva darle la vittoria, ma la pallacanestro è questa.

I dettagli fanno la differenza e alla fine hanno visto prevalere Cento, sempre avanti nel punteggio, ma suo malgrado, mai in grado di staccare la Effe.

"Complimenti doverosi a Cento che ha vinto una partita dura e tirata – esordisce coach Attilio Caja –. Noi abbiamo fatto quello che avevamo ipotizzato di poter fare, con le difficoltà di non avere Aradori, e con la febbre di Freeman e Bolpin rimasti in dubbio fino all’ultimo".

Alla fine il coach biancoblù è sereno nella disamina della partita della sua squadra.

"Vista la situazione dovevamo cercare di tenere la gara viva e provare a vincerla alla fine, dietro ci siamo riusciti, ma in attacco le percentuali sono state molto penalizzanti".

Una sfida che lo stesso coach pavese analizza decisa dagli episodi.

"La differenza alla fine è stata un tiro da tre. Noi lo abbiamo fallito, loro l’hanno insaccato. La differenza è lì. Le statistiche parlano di tanto equilibrio. La qualità non è una colpa, almeno abbiamo combattuto e giocato con grande coraggio e applicazione".

Nella sua analisi dopo partita salva tutti i propri giocatori.

"Non posso colpevolizzare nessuno, se non che dobbiamo cercare di recuperare nel miglior modo possibile. Peccato, davanti a tutta questa gente, non aver dato la giusta qualità: se lo sarebbero meritati. Problemi? Dovevamo raggiungere i playoff, saremmo stati contenti da ottavi, siamo primi, punto e basta: altre cose mi fanno innervosire".

Filippo Mazzoni

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