Aradori e la sua Fortitudo senza limiti: "Siamo in ballo e vogliamo continuare a farlo"

Basket serie A2 Bagno di folla per l’Aquila allo Store di via Riva Reno. Il bomber Pietro il più richiesto per autografi e selfie

di FILIPPO MAZZONI -
20 dicembre 2023
Aradori e la sua Fortitudo senza limiti: "Siamo in ballo e vogliamo continuare a farlo"

Aradori e la sua Fortitudo senza limiti: "Siamo in ballo e vogliamo continuare a farlo"

L’abbraccio dei tifosi per una squadra che tra conferme e qualche difficoltà mantiene ben salda la barra e una meritatissima testa della classifica. Erano tanti i tifosi presenti al Fortitudo Store di via Riva Reno per selfie e autografi con i propri beniamini. Il calore del popolo biancoblù si è ancora una volta confermato, con la presenza allo Store, ma anche con quella al PalaDozza che, in occasione della sfida con Trieste di sabato ha in pratica già sfondato quota 5mila biglietti venduti. Tra i più ricercati per foto e autografi c’è senza dubbio Pietro Aradori, elemento cardine, per carisma, punti ed esperienza.

"Stiamo facendo un grande campionato, io personalmente non so se sia il migliore da quando sono qui perché ne ho disputati altri buoni, ma è un gioco di squadra e i risultati avvalorano quanto fa il singolo. Ad agosto nessuno pensava che saremmo stati in questa posizione di classifica, ma siamo in ballo e vogliamo ballare".

Sabato la Fortitudo è attesa dalla sfida con Trieste.

"Non tutte le partite sono uguali, anche se contro di noi al PalaDozza tutti tirano fuori il meglio. Ogni squadra contro cui giochiamo è un trabocchetto, Trieste è una di quelle che in estate si è esposta di più, all’andata abbiamo fatto un’ottima partita contro una squadra in difficoltà, ma ora è migliorata".

Una Fortitudo e un popolo biancoblù che sogna.

"Siamo partiti forte, l’attuale posizione ci siamo meritati sul campo. Vediamo quel che succede, ci sono squadre che hanno dichiarato di voler salire, noi siamo lì e vogliamo sempre competere con i migliori".

Gruppo e lavoro di squadra sono alla base dei successi della Effe.

"Anche in altre stagioni c’erano belle situazioni e buoni spogliatoi, ma questo non basta per vincere. Sul campo siamo affiatati, è innegabile che il coach sfrutti molto il quintetto, ma chi entra cerca di farsi trovare pronto. In allenamento nessuno si tira indietro, ognuno conosce il proprio ruolo e questo ti porta a vincere. Non solo quelle che vinci di 20 ma anche quelle su campi difficili o quando magari qualcuno è sottotono. Ci alleniamo forte perché vogliamo vincere e vogliamo continuare a farlo".

Un Aradori che da inizio anno sta vivendo quasi una seconda giovinezza, giocando ad altissimi livelli.

"Fisicamente mi sento meglio rispetto a 4-5 anni fa. L’allenamento fatto nella giusta maniera fa la differenza, senza strafare ma mantenendo l’equilibrio e cercare sempre di migliorare. Poi serve la passione, e quella non manca, assieme al fisico e alla testa".

Decisivo il ruolo che coach Attilio Caja gli ha affidato.

"Certo, mi ha dato tante responsabilità. Mi conosce da quando giovanissimo all’Armani mi volle tenere in organico. Sposo in pieno il suo modo di giocare e stare in campo".

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