Caja: "Ci abbiamo provato"

L’analisi del coach: "Complimenti all’avversario, primo in campionato non a caso"

di GIACOMO GELATI -
18 marzo 2024
Caja: "Ci abbiamo provato"

Caja: "Ci abbiamo provato"

Incerottata, cortissima e sciagurata. Sbiadisce sotto la volta del PalaTiziano di Roma quello che poteva essere il terzo titolo a nome Coppa Italia per la Fortitudo di coach Attilio Caja. A conti fatti però una quisquilia se la si guarda dalla prospettiva del gruppo di superstiti che in poche ore ha perso Pietro Aradori (out dopo il colpo al braccio sinistro subìto in semifinale e per il quale sarà necessario un accertamento diagnostico), Deshawn Freeman (migliore in campo tra le fila biancoblù fino al colpaccio al sopracciglio arrivato involontariamente da Daniele Cinciarini) e ha comunque obbligato Matteo Fantinelli agli straordinari nonostante la caviglia ancora dolorante. Straordinari necessari a causa delle rotazioni cortissime e dell’apporto pressoché nullo della panchina: Conti -1 di valutazione (ma partito in quintetto base), Panni -1, Taflaj -4, oltre ai non entrati Sergio, Giordano e Kuznetsov.

Certo, coach Caja era stato chiaro nel prepartita: "Dobbiamo trovare i punti di Aradori da altri giocatori e ognuno avrà le sue chance di prendersi i suoi tiri. Ma è secondario rispetto alla nostra difesa, che resta l’arma principale sulla quale puntare". Ma senza l’apporto di tutta la squadra, ferma restando la sfortuna del colpo che ha messo Freeman fuori dai giochi e che - chissà - probabilmente avrebbe potuto cambiare il corso del match, emerge la differenza fra il difendere bene a tratti e il restare in controllo di una partita per 40’, specie con avversari attrezzati come Trapani e Forlì. Due partite concepite alla stessa maniera, ma con piccole grandi differenze fra la prima e la seconda. Questa è infatti una squadra che se difende bene trova difficilmente ostacoli: sempre che non sia la metà campo offensiva a diventare un dilemma. Aspetto che nella finale di ieri è stato determinante (per assenze e percentuali disastrose) e che, con la Effe a +11, non si è concretizzato nella spallata definitiva ai danni di Forlì.

"Complimenti per la vittoria di Forlì – dice Caja nel breve postpartita – se sono primi un motivo c’è e la Coppa Italia è il coronamento di questo percorso. Per quanto ci riguarda noi ci abbiamo provato: quello che è successo oggi è più o meno quello che è successo altre volte. Freeman? La sua uscita è stata abbastanza importante". Ora è tempo di guarire: con un occhio al mercato.

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