Fortitudo, Aradori pronto al rientro. Oggi tocca all’assemblea dei soci

Basket serie A2 Giorni importanti in casa biancoblù: domani il recupero del confronto con l’Urania

di FILIPPO MAZZONI
18 marzo 2025
Pietro Aradori, 36 anni, resta uno degli attaccanti più prolifici e importanti per una Fortitudo che non ha abbandonato il sogno promozione (Schicchi)

Pietro Aradori, 36 anni, resta uno degli attaccanti più prolifici e importanti per una Fortitudo che non ha abbandonato il sogno promozione (Schicchi)

Il ritorno in campo di Pietro Aradori, la voglia di riscattare la sconfitta di Avellino domani con l’Urania Milano, ma anche le novità societarie. Sono giornate importanti in casa Fortitudo a cominciare dall’assemblea dei soci in programma alle 18 nella sede di Golden Group. Ci sarà da parlare del budget totale della stagione che si aggira intorno a 4.5 milioni di euro, di cui 1.5 sono oggetto del prossimo aumento di capitale, in parte versato dai soci, ma in parte ancora da sostenere dallo stesso management biancoblù. Sarà da capire se alla fine tutti i soci sosterranno la ricapitalizzazione oppure se ci sarà una variazione nelle quote tra i soci.

Il budget è da squadra di vertice, così come il monte stipendi che si attesta intorno ai 2 milioni, e che è tra i più alti di tutta la serie A2, a conferma di come in società, guidata da vertici appassionati, non abbia badato e spese pur di provare già quest’anno la scalata alla A.

Domani sarà una giornata importante in campo, visto che al PalaDozza arriva l’Urania Milano per la prima di due sfide interne. Da ieri è rientrato a tutti gli effetti Aradori.

L’ala di Lograto ha superato la distorsione alla caviglia e sarà a disposizione per il confronto contro la formazione meneghina. Dalle parole di coach Attilio Caja, intervenuto ieri pomeriggio alla trasmissione Sport Club su E’-tv, si percepisce che voglia andare avanti senza ulteriori ritocchi di mercato, rilanciando chi c’è già a disposizione e aspettando i rientri, previsti da metà aprile in poi, di Vencato prima e Sabatini poi.

"Abbiamo fatto una bella rimonta e speso tante energie, poi abbiamo patito un calo fisiologico che ci ha portato a qualche sconfitta maturata nei finali, come con Pesaro e Avellino, ma ci può stare, mentre a Torino non abbiamo giocato – sottolinea Caja –. Purtroppo causa infortuni ci è mancata la continuità di lavoro".

Poi il coach risponde alle domande sui singoli. "Thomas? Mia scelta e mia responsabilità, purtroppo si è infortunato in partita e da li in avanti non è stato più in grado di darci una mano. Più spazio a Menalo? E’ un ragazzo positivo, ma vedo i giocatori tutti i giorni in allenamento, non penso di essere autolesionista. Come sta Gabriel? E’ a buon punto, ma deve ancora rientrare nei meccanismi di squadra, ma pian piano tornerà a regime e ci darà una grande mano, grazie al suo talento".

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