Fortitudo Bologna: l'arma segreta si chiama difesa

La Fortitudo Bologna è carica e decisa a continuare nel suo momento positivo. La squadra si sta confermando difesa impenetrabile e Aradori sta facendo la differenza in attacco. Merito dello spirito di abnegazione della squadra e di coach Caja.

13 ottobre 2023
Fortitudo, l’arma segreta si chiama difesa

Fortitudo, l’arma segreta si chiama difesa

Sulle ali dell’entusiasmo. E’ una Fortitudo carica, decisa a continuare nel suo momento positivo quella che si appresta, domani, a partire con destinazione Lecce dove domenica sarà impegnata in casa di Nardò. Conti alla mano tanti sono i fattori che hanno portato alla normalizzazione e al ritorno dell’entusiasmo, tra questi ci sono sicuramente il cambio di dirigenza, che marcia a unisono verso una direzione, un pubblico tornato ancor più vicino e una squadra che, conti alla mano, si sta confermando difesa impenetrabile mentre in attacco Aradori sta facendo la differenza. Il fattore difesa è il dato fin qui più rilevante con appena 188 punti subiti in tre sfide e una media di 62.7 è nettamente la migliore di tutta l’A2. Merito dello spirito di abnegazione della squadra, ma merito ed è questo uno dei punti focali della stagione, di coach Attilio Caja. L’artiglio pavese ha confermato di avere in mano la squadra e finora il gruppo ha risposto in maniera positiva ai suoi dettami. Difendere sempre duro, dare il massimo il campo e massima concentrazione in difesa. Non è un caso che Fantinelli e compagni abbiano fatto del proprio impegno e di una determinazione feroce che chiude spesso e volentieri le porte agli attacchi avversari uno dei fattori decisivi. Caja è stato bravo a cercare di ottimizzare e canalizzare nel suo modo di giocare la squadra convincendo tutti che un ottimo attacco parte prima di tutto da una difesa efficace. Vero però che fino a questo momento il coach biancoblù è stato costretto a puntare molto sul proprio quintetto efficace, ma in campo per oltre 30’ a testa e che al momento le reali alternative sembrano essere Panni tra gli esterni e Morgillo nel settore lungo, per cui visto che la stagione si annuncia lunghissima, si dovrà cercare di coinvolgere ancor di più una panchina tutt’altro che lunga. Ecco così che l’inserimento e la crescita di Conti, la ripresa sempre più completa di Sergio e magari l’inserimento di Giordano potrebbero essere fondamentali per aumentare l’intensità difensiva. Intanto la Fortitudo e coach Caja si godono il primato in coabitazione con la sola Trieste, avversaria storica e che, corsi e ricorsi storici, la Effe si troverà di fronte tra 10 giorni, proprio dopo aver affrontato la trasferta di Lecce nella prima delle due sfide consecutive dei biancoblù lontano dal PalaDozza.

Filippo Mazzoni

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