Fortitudo, l’ora di reagire. A Cento è un derby verità. Ancora 20 punti in palio

Basket A2 Dopo tre sconfitte di fila, Caja si aspetta una risposta dai suoi. Alle 20.30 alla Baltur Arena una sfida che può svelare le ambizioni della Effe.

di GIACOMO GELATI
26 febbraio 2025
Pietro Aradori è uno dei leader di questa Fortitudo che deve reagire (Schicchi)

Pietro Aradori è uno dei leader di questa Fortitudo che deve reagire (Schicchi)

Con ancora 20 punti in palio da qui alla fine della regular season, e con una classifica tanto trafficata e segmentata sia sopra sia sotto, è evidente la difficoltà nel risolvere l’enigma sulla futura collocazione della Fortitudo. Difficoltà che aumenta alla vigilia del derby di A2 che stasera alle 20,30 vedrà gli uomini di coach Attilio Caja sulle doghe della Baltur Arena di Cento. Derby in campo, gemellaggio sugli spalti.

Ma andiamo per ordine. La Effe, come noto, arriva da un periodo condizionato dal trend negativo di 3 sconfitte consecutive, l’ultima delle quali nell’infrasettimanale di Torino ha scompaginato l’immagine di una squadra che, a parole e a fatti, stava spingendo sull’acceleratore e verso l’alto: 7 le vittorie di fila e la sensazione concreta che quella del primo posto non fosse una boutade, ma un obiettivo realizzabile. A patto, tornando alle parole del coach, che si restaurasse un certo tipo di testa, quella vincente e minuziosa di chi esige la serie A. Finisse oggi il campionato la Fortitudo, settima, sarebbe dentro i playoff senza passare per i play-in (ai quali accederanno invece le squadre dall’ottavo al tredicesimo posto), ma senza poter beneficiare del fattore campo, un elemento che sarebbe di grande supporto alla squadra. Tuttavia, settimo posto a parte, i biancoblù devono fare i conti col numero di inseguitrici all’interno di una graduatoria iper-compressa: a quota 32 punti insieme alla Effe figurano infatti Forlì, Avellino, Urania Milano e Verona, staccate di 2 sole lunghezze dall’arrembante Brindisi (in striscia positiva da 6 giornate). Immediatamente sopra Bologna (34 punti) chiudono il quadro la coppia formata da Cividale e Pesaro, la prima futura avversaria al PalaDozza il prossimo 6 aprile, la seconda forte del 2-0 rifilato a capitan Fantinelli e compagni. A questa situazione si aggiunge l’andamento di Cento, quindicesima e oggi virtualmente salva senza passare dai playout (ai quali accederanno le squadre dal sedicesimo al diciannovesimo posto; la ventesima retrocede direttamente): una posizione tanto tranquilla quanto complicata per via delle inseguitrici (a -2 figurano Livorno e Orzinuovi, a -4 Vigevano) e per la presenza al quattordicesimo posto di Cremona, appaiata a quota 20 ma forte del recente ribaltamento di differenza punti nello scontro diretto.

Accantonando il mondo delle ipotesi, quel che è certo è che la Effe ha bisogno di segnali positivi, tanto mentali quanto fisici. Con l’ormai certa bocciatura di Donte Thomas le rotazioni tornano ad accorciarsi, il che potrebbe essere positivo in termini di responsabilizzazione dei singoli, ma potrebbe aumentare il carico di fatica specie se il nuovo obiettivo stagionale è diventato quello di un piazzamento playoff con fattore campo a favore. Oggi è il giorno dei segnali e Caja aspetta i suoi senatori: sperando che siano i primi col coltello fra i denti.

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