Fortitudo nervosa. Caja suona l’allarme. Vuole testa e grinta

Brucia in casa biancoblù il ko di domenica al PalaDozza con Pesaro. Domani di nuovo in campo: si attende il pieno recupero di Vencato.

di GIACOMO GELATI
18 febbraio 2025
Luca Vencato al tiro contro Piacenza (Ciamillo)

Luca Vencato al tiro contro Piacenza (Ciamillo)

Pur nell’ambiguità delle dichiarazioni arrivate nel dolente postpartita di Fortitudo-Pesaro ("Certi giocatori, con la loro esperienza, non riescono a prendere le giuste abitudini", "Se non riesco a invertire questa cosa dovrò parlarne con la società"), certi sintomi coach Attilio Caja li aveva già presentati in tempi non sospetti, quando si infilavano lunghe strisce positive (7-0) e sembrava tutto oro quel che luccicava. Eppure il tecnico pavese era stato categorico nel definire modeste quelle persone che non vedevano che la vittoria: senza calcolare l’avversario di turno e com’era maturato il successo. All’epoca delle prime strigliate del coach, infatti, la Fortitudo veniva dai 4 punti conquistati contro Piacenza e Vigevano, ultime della classe nel campionato di A2. Rimproveri che nascevano dall’esigenza di sviluppare una testa da serie A, a partire dall’importanza di una palla persa in allenamento o di un tiro libero sbagliato: un processo personale di cura dei dettagli che in un sistema-squadra genera identità solida e spirito vincente. Eppure dopo il ko casalingo contro Pesaro (il secondo consecutivo dopo quello del weekend precedente a Brindisi), maturato in volata e viziato da tiri frettolosi, 17 palle perse e una giornata nel complesso negativa per i senatori del gruppo, Caja ha messo tutti in guardia: o si rema tutti assieme o, come sottolineato domenica sera a caldo, "con questa mentalità pensare al primo posto è una follia". Fermo restando il dispiacere per il pubblico biancoblù tanto amato dal coach e per una società efficiente e disponibile nel momento del bisogno.

Parole perentorie che potrebbero diventare una miccia emotiva per risalire la china nell’infrasettimanale di domani alle 20,30 sul parquet di Torino, già corsara nella gara di andata al PalaDozza, sfida delicata per la classifica di entrambe. Da un lato c’è una Effe invischiata in una classifica avulsa a cinque squadre (in compagnia di Pesaro, Forlì, Avellino e Urania) che viaggiano a -2 dal quarto posto, dall’altro c’è una Torino (fresca di ricambio in panchina, con Paolo Moretti al posto di Matteo Boniciolli) in lotta per un posto nei playoff: i gialloblù sono infatti tredicesimi, ossia l’ultimo posto valevole per l’anticamera dei playoff.

Si torna in campo dunque, dopo l’allenamento defaticante di ieri e quello di stamattina in vista della trasferta piemontese. Attenzionato numero uno Luca Vencato, messo in campo domenica nonostante un risentimento inguinale e pedina fondamentale a sostegno di capitan Fantinelli.

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