Fortitudo senza sorprese: a Milano quinto ko Aradori non scaccia le nubi, ora c’è Cento

Coach Dalmonte: "Usciamo da questa partita a testa alta, domenica inizia un altro campionato in cui tutti ripartono da zero"

8 maggio 2023

URANIA

87

FORTITUDO BOLOGNA

79

URANIA : Potts 13, Piunti 7, Ebeling 8, Valsecchi, Hill 5, Amato 18, Montano 19, Marra ne, Pullazi 15, Cavallero 2. All. Villa. Flats Service.

FORTITUDO BOLOGNA: Bonfiglioli, Aradori 16, Natalini 1, Barbante 9, Vasl 12, Candussi 14, Fantinelli ne, Niang 4, Italiano 12, Cucci 11. All. Dalmonte.

Arbitri: Maschio, De Biase e Praticò.

Note: parziali 24-17; 43-42; 70-61. Tiri da due: Milano 1429; Bologna 2136. Tiri da tre: 1738; 822. Tiri liberi: 813; 1321. Rimbalzi: 27; 38.

Forse la verità sta alla fine di questa storia, insita nelle parole del post partita di coach Luca Dalmonte e ingenita nelle recenti prestazioni di squadra, al netto di infortuni, licenziamenti e gesti equivoci rivolti al pubblico in protesta. Certo, sul parquet dell’Urania Milano dell’ex Matteo Montano è arrivata la quinta sconfitta nelle sei gare del gironcino Blu, ma la Effe si dice già proiettata in avanti, verso i playoff veri e propri dove incontrerà Cento.

"Devo ribadire un concetto – dice il tecnico imolese a fine gara –: chiunque è andato in campo, al di là di un errore, ha dato quello che era nelle proprie possibilità. Usciamo da questa partita a testa alta e domenica inizia un nuovo campionato: non conta quante vinte e perse hai fatto ieri. Tutti partono da zero e inizia una nuova sfida. Esser stati in gestione negli ultimi 120’ vuol dire essere ora direzionati verso questa nuova palla a due. Non significa far promesse di risultato, ma cercare di presentarci nel miglior modo possibile".

Si gira a vuoto per circa due minuti sul parquet dell’Allianz-Cloud Palalido di Milano, prima che la tripla di Amato sblocchi il risultato e inneschi la reazione biancoblù, che sembra rovesciare temporaneamente l’inerzia con Vasl, Italiano e Candussi. Si rivede in campo Aradori, che fa da metronomo al primo tempo della Effe, sempre all’inseguimento dei meneghini (bravi a mitragliare di triple la compagine ospite), ma capace tuttavia di qualche blitz offensivo quando la palla si sposta dall’arco dei 6,75 all’area pitturata: è infatti il numero 4 biancoblù a tenere su la squadra con 14 punti e 3 assist nei primi 20’, che valgono il 43-42 all’intervallo. Ma se i segnali tutto sommato positivi del primo tempo sembravano poter sbocciare, quelli di inizio ripresa allontanano la Fortitudo dall’obiettivo.

Da un lato Pullazi ed Ebeling riprendono le briglie della partita, dall’altro Candussi prova a farsi largo in area, prima che il monologo di Amato, coadiuvato dalle triple di Hill e Montano, diventi il preludio della spallata milanese (65-55). Un lumicino di Barbante e Niang riportano Bologna a -5, ma la sedicesima palla persa e un atteggiamento più rinunciatario dei primi 20’ chiudono la gara anticipatamente. Ora, stando alle parole del coach, inizia un nuovo campionato, in attesa di conoscere gli sviluppi dell’affaire Adrian Banks.

Giacomo Gelati

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