Il coach: "Il protagonista non sono io, ma la società che ci ha messo nelle condizioni migliori». Caja: "Godiamoci il momento. E possiamo crescere ancora»

La Fortitudo Bologna sbaraglia Trieste e si conferma regina del girone rosso. Protagonisti diversi e una buona risposta nel terzo quarto. Coach Caja soddisfatto dei risultati e dell'impegno dei ragazzi.

30 ottobre 2023

Forse più disorganica della Effe che una settimana fa sbaragliava Trieste, eppure al termine della sfida contro i bresciani la classifica parla chiaro: Bologna è la regina del girone Rosso.

"Abbiamo avuto un buon impatto sulla partita – spiega coach Caja –, poi ci siamo un po’ rilassati. Dobbiamo capire che va conquistato ogni possesso perché ci sono avversari che se li lasci giocare fanno canestro, come dimostra il primo tempo di Zugno. Ci siamo detti di stare più attenti nell’intervallo e nel terzo quarto è arrivata una buona risposta".

Il cambio di passo dei secondi 20’. "Non abbiamo più subito l’uno contro uno, siamo migliorati a rimbalzo e gli attacchi sono migliorati. Poi come successo a Trieste negli ultimi minuti ci siamo rilassati e abbiamo alzato le mani dal manubrio, aspetto che andrà migliorato. Ma siamo molto felici e sottolineo molto. Non c’è niente di scontato e facile e ogni volta ce lo dobbiamo conquistare, quindi bravi i ragazzi. Festeggiamo: ci godiamo questo, pur sapendo le cose su cui dobbiamo migliorare".

Protagonisti diversi sia nell’arco della partita, sia a differenza delle altre partite giocate fin qui: oggi leggere Panni e Conti.

"Quanto possono migliorare gli uomini che escono dalla panchina? Lo sa solo il Padreterno. Noi lavoriamo tutti i giorni e i ragazzi sono volenterosi. Se si riesce è difficile oggi dirlo, non ci sono parametri. Non è una colpa se uno riesce a performare in un modo o in un altro: l’unica colpa sarebbe non dare il massimo a seconda delle proprie capacità".

Caja come effige di questa Fortitudo. "Il vero protagonista non sono io, ma chi tira fuori i soldi, tutto il resto è sostituibile. Per quanto mi riguarda sono 30 anni che faccio questo lavoro e sono contento di quello che ho conquistato in passato e anche di quello che sto facendo qua: la società mi ha messo nelle migliori condizioni di lavorare e senza falsa modestia so quello che sto dando. Vedere tifosi e società felici mi gratifica, non mi pesa l’impegno che ci metto".

Giacomo Gelati

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