Il tecnico pensa già al futuro: "I nostri avversari hanno carattere, cambieranno qualcosa». Caja, tra orgoglio e nuove richieste: "Cresciamo, ma serve continuità»

La Fortitudo Bologna domina Treviglio con una vittoria schiacciante e si avvicina ai quarti di finale. Coach Caja esalta la solidità difensiva e chiede continuità ai suoi giocatori. Prossima sfida cruciale in arrivo.

8 maggio 2024
Caja, tra orgoglio e nuove richieste: "Cresciamo, ma serve continuità"

Caja, tra orgoglio e nuove richieste: "Cresciamo, ma serve continuità"

Belvedere Fortitudo. A questi ritmi difensivi, in risposta al trend più ondivago della fase a orologio, viene difficile pensare che Bologna possa riportare la serie dei quarti di finale al PalaDozza: 2-0 contro Treviglio, 124-51 nel computo delle valutazioni di squadra, solidità di cemento. E coach Attilio Caja a portare l’asticella mentale sempre più in alto: anche a +33, con la gara bella che in archivio dopo 15’, questa Fortitudo deve produrre gioco e difesa. Indefessamente: come evidenziato dal coach avversario Giorgio Valli ("La differenza è che la Fortitudo ha capito che sono iniziati i playoff"). Partita subito indirizzata per la Effe, come evidenziato dal tecnico biancoblù "Abbiamo approcciato molto bene la partita –spiega Caja –, con una grande presenza difensiva che vuol dire avere buon ritmo in attacco: ma ho chiesto di stare attenti perché era una gara importante. È una vittoria che ci dà un’altra possibilità di giocare eventualmente in casa, era importante scollinare. Si è visto che la squadra non è mai calata".

Meno di 72 ore a gara-tre. "Serve ancora un passo decisivo, prepariamoci a due partite diverse. A Treviglio ci sono giocatori di orgoglio e di carattere. Dobbiamo essere pronti e fiduciosi di quello che abbiamo fatto, consapevoli che ci siamo conquistati il fattore campo e che nella peggiore delle ipotesi torneremo qua".

Le buone prove di Giuri e Morgillo, ma serve continuità dalla panchina. "È da un po’ che dico che i ragazzi sono cresciuti, il problema è la continuità: alla mia età non ho tempo e pazienza di aspettare certi giocatori, ho bisogno di giocatori che facciano. Mi fido della panchina, ma serve fare passi avanti e non uno avanti e due indietro".

Giacomo Gelati

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