Le prime sfide che aspettano il sostituto di Cagnardi: ha sempre fatto della retroguardia un punto di forza. Ma c’è l’americano da valorizzare. La difesa da registrare. Senza perdere Gabriel
Attilio Caja torna alla guida della Fortitudo: sfida difficile per risollevare una squadra in difficoltà. Cambiamenti tattici e attitudinali in vista.
La chiamata da parte della società, l’accordo raggiunto e adesso di nuovo in campo alla guida della sua Fortitudo. Da oggi Attilio Caja torna alla guida di una Fortitudo che aveva portato alla finale promozione con Trapani e che adesso, dopo 5 mesi, ritrova a metà classifica con un bilancio di 4 vittorie e 7 sconfitte ed in chiara difficoltà di gioco e di idee.
Il lavoro non mancherà per il tecnico pavese che ha sempre fatto della difesa e della pressione asfissiante sugli avversari il proprio credo e che adesso si trova a gestire quella che conti alla mano è la dodicesima difesa del campionato, con una efficacia ben lontano da quello che Caja vorrà dai suo giocatori.
Dall’intenso lavoro settimanale che attende Matteo Fantinelli e compagni, il primo passo che ci si attende è proprio un cambio di registro dal punto difensivo e sopratutto dell’atteggiamento di una squadra che sta rendendo al di sotto di quelle che sono le sue potenzialità. Ginocchia piegate e difendere un atteggiamento che Kenny Gabriel e non solo lui, dovranno avere per trovare spazio nella nuova Fortitudo. Rispetto alla squadra che aveva allenato l’anno scorso e che con maestria aveva portato fino alla finale promozione, Caja, seppur costretto a fare a meno di Aradori, Cusin e Sabatini, sembra avere a disposizione una panchina più lunga rispetto a quello di un anno fa, che necessità di un rinforzo in regia, ma che potrebbe, conti alla mano, dare varie soluzioni tattiche.
Non c’è già Mark Ogden, quello che lo stesso Caja nell’estate 2023 definì come la "cartina tornasole della stagione" c’è al suo posto come detto Gabriel, giocatore che andrà inquadrato in quella che è una filosofia, completamente nuova, che avrà la squadra, con ogni probabilità votata più a vincere le partite facendo segnare un punto in meno agli avversari. Domenica contro la Libertas Livorno la prima riprova e il primo grande abbraccio del popolo biancoblù felice di ritrovare il condottiero che l’aveva portato ad un passo dalla serie A.
Filippo Mazzoni
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