Scossone Fortitudo, Tedeschi si dimette: "Che scempio a Desio. Mi faccio da parte io"

L’ormai ex presidente: "Dopo l’ultima sconfitta, nessuno ha avuto la dignità di mettersi in discussione. Ci metto ancora la faccia"

di FILIPPO MAZZONI
15 novembre 2024
Scossone Fortitudo, Tedeschi si dimette: "Che scempio a Desio. Mi faccio da parte io"

Stefano Tedeschi sul parquet del PalaDozza applaudito dal popolo fortitudino: con lui è arrivata una Supercoppa (Schicchi)

Stefano Tedeschi non è più il presidente della Fortitudo. La sesta sconfitta stagionale, fa scoppiare una bomba in casa Fortitudo. Proprio nel giorno del suo settantunesimo compleanno il numero uno biancoblù ha infatti ufficializzato le sue dimissioni, rimettendo il proprio mandato al consiglio della Sporting Fortitudo.

"Dall’estate 2023, sono stato incaricato di ricoprire il ruolo di presidente di questo club che amo fin da ragazzo, mettendoci sempre la faccia in prima persona, sia nelle situazioni che, ad oggi, hanno comportato onori, sia in quelle che hanno comportato oneri – conferma Stefano Tedeschi nella nota diramata dalla società –. Ho sempre voluto condividere questa quotidianità con tutti i Soci, mi sono sempre impegnato a garantire ai nostri tifosi che quantomeno sotto l’aspetto del carattere e dell’animus pugnandi, non avremmo mai assistito a partite prive di questi requisiti minimi". E continua con parole che lasciano poco spazio all’interpretazione: "C’è una storia da onorare e un popolo da rispettare si possono vincere e si possono perdere delle partite anche di 30 o più punti ma non così. Non in questo modo".

Parole dure, amare da parte del presidente che sottolinea ancora. "Non sono un tecnico e non avrò mai la pretesa di voler imporre i miei pensieri ai dirigenti preposti, ma se nessuno dopo lo scempio al quale ho assistito ieri a Desio, ha avuto il pensiero e la dignità di provare a fornire spiegazioni e mettersi in discussione in queste ore, allora il passo indietro lo faccio io, mettendoci ancora una volta la mia, di faccia".

Una dimissione definitiva per Tedeschi che rimane comunque socio. "Con un profondissimo senso personale di frustrazione a amarezza ma anche con la consapevolezza che un ‘trend’ complessivo come questo sia impossibile da accettare inermi, rimetto il mio mandato al consiglio direttivo di Sporting Fortitudo, compagine della quale continuerò a far parte in veste di socio, perché un conto è astenersi dalla lotta, e io di certo non mi astengo quando si tratta di lavorare per salvaguardare il bene della Fortitudo, un altro è esporsi in prima persona per provare a correggere una tendenza e dinamiche complessive, non solo tecniche, impossibili da mantenere in questo stato, forza Fortitudo, sempre e comunque".

Parole che, dopo tutto, testimoniano l’amore di Stefano Tedeschi per la Fortitudo, ma che confermano le criticità, non solo a livello tecnico, che sono emerse in questi mesi nella società biancoblù. La sconfitta di Desio ha acuito la frizione presente all’interno della Effe inerente la posizione di coach Devis Cagnardi ma non solo.

Una decisione presa e comunicata da Tedeschi proprio nel giorno del suo compleanno, staccandosi da quella Fortitudo a cui, con i suoi gesti e il suo modo di essere, aveva ridato credibilità con i tifosi e con le istituzioni: è stato tra l’altro da poco eletto nel consiglio direttivo della Lega Nazionale Pallacanestro, stanco forse di metterci in prima persona solo lui la faccia. E adesso? La soluzione più probabile e più immediata è che la carica di presidente sia assunta, ad interim, da Teo Alibegovic attualmente vicepresidente della società e dirigente con funzione operativa.

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