Sergio, esperienza e gioia: "Fortitudo, club dei sogni"
Serie A2 "Il nostro segreto? Il calore della piazza e lo spirito di sacrificio"
Esperienza e qualità al servizio della squadra, ma anche un carattere forte, mai domo, che gli ha permesso di tornare in campo a un anno e mezzo dall’infortunio in allenamento che nel gennaio 2022 gli era costato la rottura del tendine di Achille. Luigi Sergio, 35 anni, ma ancora tanta voglia di giocare e far bene è uno dei volti nuovi e fin qui positivi della Fortitudo.
"Sta andando tutto alla grande, stiamo ottenendo risultati che ad agosto erano imprevedibili e ne siamo felici".
Risultati che sono il frutto del lavoro.
"La visione che ci siamo dati resta attaccata al giornaliero, sfida per sfida, non stiamo a guardare la classifica, il nostro focus è attaccato al lavoro quotidiano".
Direttive che sono proprie del credo di Attilio Caja.
"Assolutamente. Il coach è sempre meticoloso ed esigente, questo ci aiuta a restare concentrarci su quel che dobbiamo fare, senza pensare ai risultati".
Pensava dopo 13 giornate di avere un bilancio di 11 vittorie e 2 sconfitte.
"Siamo felici di quello che stiamo facendo, Bologna è una piazza che merita tutto questo. Il PalaDozza è uno spettacolo unico e questo non può che darci una spinta in più a far bene".
Qual è il vostro segreto?
"Lo spirito di sacrificio, la voglia di impegnarci e di fare sempre il meglio e una piazza storica che ci sostiene. E una sociatà e uno staff che fanno di tutto per metterci nelle migliori condizioni per rendere al meglio".
Domani sarete a Forlì, squadra nella quale ha militato dieci anni fa, che sfida si attende?
"Forlì è tra le squadre migliori del campionato, la classifica lo conferma. Sta facendo bene, è ben attrezzata con ambizione e tanto talento".
Come si trova a Bologna?
"Benissimo, è una città molto accogliente, si sta bene. Non la conoscevo, ma la sto scoprendo giorno dopo giorno".
E in Fortitudo come va?
"Molto bene, ho trovato tanta disponibilità da parte di tutti, fin dal primo giorno".
A livello personale è tornato in campo dopo un lungo stop adesso come si sente?
"L’infortunio e la lunga ripresa sono stati momenti difficili per me. Adesso sono a buon punto, forse non sono ancora al cento per cento, ma da agosto quando ho iniziato ad allenarmi con la Fortitudo i progressi sono stati netti ed evidenti".
Anche a livello mentale non è stato facile.
"Vero, mi ha aiutato un po’ l’incoscienza e la follia di aggrapparmi al desiderio di tornare a giocare. Ora sto bene fisicamente e anche aver iniziato positivamente la stagione mi ha dato una carica in più per continua lavorare convinto di essere sulla strada giusta".
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