Serie A2, domenica al PalaDozza è atteso Torino. Mal di trasferta e acciacchi: quanti problemi per la Fortitudo
Quattro sconfitte su cinque lontano da Bologna. E Fantinelli e Aradori. saranno rivalutati.
La Fortitudo fa la conta degli infortunati e prova a ripartire. La quarta sconfitta esterna, in cinque gare, subita al PalaSojourner di Rieti, brucia e non poco in casa Effe.
Più di Milano, come Rimini, forse meno di Lecce dove con Nardò la Fortitudo scivolò pericolosamente e inaspettatamente, il ko subito dalla Real Sebastiani conferma una idiosincrasia per le sfide lontano dal PalaDozza.
All’atto pratico per trovare l’unica vittoria esterna di Matteo Fantinelli e compagni si deve tornare indietro di un mese, al 12 ottobre con il successo del PalaRadi di Cremona sulla Juvi per 70-79.
Al di là di tutto quello che fa discutere è la discontinuità dimostrata finora dalla squadra a livello di risultati, ma guardando oltre, anche di prestazioni, da partita a partita, ma spesso anche all’interno dello stesso confronto. A Rieti è successo proprio questo, discreto primo tempo, ottimo in difesa alla fine positivo in attacco, ripresa decisamente più in difficoltà dove la difesa tiene, ma in attacco si è fatto tanta fatica a segnare.
Qualche attenuante è giusto concederla alla Effe compreso il fischio decisivo del fallo di Gabriel su Monaldi a una manciata secondi dalla fine e che, visto e rivisto, lascia molto dubbi.
Bene la difesa che Devis Cagnardi è riuscito a registrare, rivedibile l’attacco che non gira. L’emblema della Effe è stata la prestazione di capitan Matteo Fantinelli, inarrestabile nel primo tempo, sottotono nel secondo tempo dove prova a giocare col dolore dell’infortunio che lo mette fuori nei momenti decisivi. Per caratteristiche fisiche e tecniche Sabatini non è l’alter ego di Fantinelli che resta insostituibile nello scacchiere biancoblù.
I soliti cronici problemi continuano a incidere sulle prestazioni del Fante che contro Rieti alla fine si è dovuto fermare. Stesso dicasi per Pietro Aradori in campo una manciata di minuti a Rieti per il riacutizzarsi di un problema al polpaccio.
Ieri pomeriggio i due sono stati sottoposti ad accertamenti e saranno rivalutati nei prossimi giorni per capire o meno un loro eventuale utilizzo, e in che proporzioni, nella sfida con Torino. Alla fine, seppur acciaccati, dovrebbero esserci entrambi.
Al completo la Fortitudo è squadra da alta classifica, ma se si deve fare i conti con gli acciacchi dei due, l’assenza di Cusin, unico vero cambio di Freeman, e momento sottotono di altri elementi come Panni e Mian tra gli esterni e di Battistini e. Gabriel tra i lunghi, tutto diventa molto più complicato.
A Rieti, a parte uno stoico Bolpin e in un contesto in cui la squadra non ha girato, anche l’esordio di Leo Menalo che ha iniziato ad allenarsi da lunedì con la squadra, non è stato dei migliori.
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