Serie A2: "Io l’alternativa di Aradori? Lui è insostituibile». Mian e la Fortitudo:: "La città e i tifosi mi hanno conquistato»

Fabio Mian si integra bene nella Fortitudo Bologna, entusiasta dell'accoglienza e dell'unità del gruppo. Si prepara per una stagione intensa e competitiva.

di FILIPPO MAZZONI -
10 settembre 2024
Mian e la Fortitudo:: "La città e i tifosi mi hanno conquistato"

Fabio Mian è reduce dal campionato vinto con la maglia di Trapani

La nuova vita di Fabio Mian. Trentadue anni, il secondo figlio in arrivo tra poche settimane, la decisione di lasciare Trapani, con cui è stato grande protagonista nella galoppata che ha portato i siciliani alla serie A, per trovare più spazio e la chiamata della Fortitudo che l’ha convinto ad abbracciare il progetto della società di Stefano Tedeschi.

Mian come va dopo queste prime tre settimane in Fortitudo e a Bologna?

"Mi trovo benissimo, ambientarmi per me e per la mia famiglia è stato facile, a Bologna ho conosciuto tante persone che ci hanno accolto a braccia aperte".

Ha avuto occasione di visitare la città?

"Un po’ la conoscevo già, ma in queste prime settimane complice allenamenti e impegni familiari ho fatto solo un paio di passeggiate in centro, ma spero di visitarla e viverla quando sarà tutto a regime".

Come è stato l’approccio con i nuovi compagni?

"Ottimo, qui c’era già uno zoccolo duro della passata stagione. Conoscevo bene Bolpin e Cusin, ma da avversario ho affrontato tutti gli altri. E’ stato facile legare, siamo un bel gruppo è questo alla fine sarà fondamentale: l’unione d’intenti farà la differenza".

Tra le motivazioni che l’hanno portata a scegliere la Fortitudo, ci sono state anche le parole di coach Cagnardi.

"Ci siamo sentiti quando era nata questa possibilità, le sue parole mi hanno convinto, anche perché il suo modo di giocare esalta le caratteristiche dei giocatori e questo è quello che cercavo".

Tre settimane di lavoro, con gli impegni del 21 in Supercoppa e del 29 in campionato che si avvicinano sempre più.

"Sta andando bene, stiamo crescendo di intesa e di condizione, ci manca un po’ di brillantezza, ma è normale dopo carichi di lavoro così intensi. Le amichevoli lasciano il tempo che trovano. Dobbiamo essere pronti per la stagione ufficiale".

Il campionato sarà lungo e intenso.

"Con la nuova formula arrivare primi conta tantissimo per cui in tante squadre si sono attrezzate. Ogni partita, dalla prima all’ultima, conterà tanto".

La favorita?

"Beh ci sono tante squadre di altissimo livello, Pesaro, Brindisi, ma anche Udine, Forlì, Verona, noi, ma anche altre squadre ben costruite come Rimini. Il lotto è di altissimo livello".

Non c’è Trapani, ma grande equilibrio. I tifosi da ex avversario come l’hanno accolta?

"Benissimo. Vedere quell’affetto il giorno del saluto al PalaDozza è qualcosa di unico, straordinario che conferma l’attaccamento che hanno verso questi colori".

Il compito di sostituire Aradori spetta sopratutto a lei.

"Pietro è insostituibile e lo aspettiamo il prima possibile. Ognuno di noi deve e sta dando qualcosa in più per non far sentire la sua assenza".

E poi?

"Per le caratteristiche secondo me possiamo anche giocare insieme, la presenza dell’uno non deve per forza escludere l’altro".

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