Serie A2: l’organico si è ridotto per gli infortuni. Fortitudo, Mian arma tattica. Si cerca un sostituto di Gabriel
Anno nuovo, vita nuova. La prima sfida del 2025 è andata in archivio con un bel successo per la Fortitudo...
Anno nuovo, vita nuova. La prima sfida del 2025 è andata in archivio con un bel successo per la Fortitudo che davanti al proprio pubblico ha battuto Udine con merito, più di quanto non dica lo scarto finale, 87-81.
Merito di una squadra grintosa, volitiva che, partita dopo partita, allenamento dopo allenamento, sta prendendo le sembianze del suo tecnico Attilio Caja.
Con l’arrivo dell’Artiglio la Effe vanta un ruolino di marcia di sei successi in otto gare. Vero che cinque delle sei vittorie sono arrivate nel fortino del PalaDozza, ma vero che mettere in fila Livorno, Avellino, Forlì, Brindisi e adesso Udine non è poi così scontato.
Bene così con la squadra che cresce, se non fosse per l’annoso problema, per altro condiviso con tante altre squadre, degli infortuni. Nel gioco moderno cresce la fisicità e con esso, all’estremo, crescono anche gli infortuni.
La Fortitudo in questo prima parte della stagione sta pagando il suo pesante dazio. Aradori e Panni all’inizio della preparazione, Sabatini, Cusin e Menalo a campionato in corso e adesso Gabriel, tante le assenze e pesanti che hanno inciso in questo avvio.
L’infortunio di Gabriel, con relativa operazione prevista in questi giorni, priverà Caja di uno di uno dei suoi due stranieri, un lusso che nonostante un calendario tutto sommato abbordabile nelle prossime, una Fortitudo in ripresa non si può permettere.
Da qui al 9 marzo, ultimo turno prima della sosta per la Final Four di Coppa Italia sono in programma, compresi 4 infrasettimanali, ben 13 sfide, troppe per non pensare a un nuovo inserimento temporaneo al posto di Gabriel.
Oltretutto i sostituti dell’ala americana non convincono con Leonardo Battistini che nonostante la fisicità non riesce a avere continuità di gioco e con Leo Menalo, tutto da scoprire dopo la rottura del secondo dito della mano sinistra.
La soluzione provata a Pesaro e riprovata con Udine è quella di schierare Mian come ala forte tattica, un’alternativa che a tratti potrà risultare efficace, la conferma arriva anche dal dominio al rimbalzo nella sfida contro Udine.
Ecco così che conti alla mano serve un rinforzo con società e coach Caja che sono concordi nel valutare quello che il mercato propone, oltretutto se la società dovesse riuscire a liberarsi dell’ingaggio di Giuri, che si sta allenando con Nardò.
La Fortitudo così si prepara a muoversi sul mercato, alla ricerca di uno straniero a gettone che possa per i prossimi due mesi sostituire Gabriel in attesa del ritorno, dello statunitense. Serve un elemento pronto all’uso, che possa dare fin da subito una mano altrimenti meglio puntare a dare spazio a chi hai già in casa.
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