Una maglietta goliardica per il tecnico acclamato in Piazza Azzarita. Per i tifosi biancoblù ormai Caja è un ’santo’: "Questo gruppo può arrivare ad alto livello»

La nuova Fortitudo di Attilio Caja vince con una prestazione convincente. Il coach esalta l'impatto iniziale ma sottolinea la necessità di migliorare per raggiungere l'eccellenza.

di Redazione Sport
29 novembre 2024
Per i tifosi biancoblù ormai Caja è un ’santo’: "Questo gruppo può arrivare ad alto livello"

Attilio Caja mostra divertito la maglietta che l’ha trasformato in santo (Schicchi)

La nuova Fortitudo di Attilio Caja vince e convince. Una prestazione perfetta o quasi dall’inizio alla fine del confronto.

"Abbiamo approcciato bene la partita, i ragazzi hanno avuto un ottimo impatto e un buon ritmo, bilanciando bene tiri da sotto e da fuori – sottolinea soddisfatto coach Attilio Caja –. Difensivamente fino al 35’ abbiamo fatto cose interessanti, poi inconsciamente abbiamo rallentato".

Tante cose buone, anche se il tecnico pavese guarda sempre a quello che la squadra può far meglio. "Le cose buone le abbiamo viste, ma ci sono state anche cose meno buone: dobbiamo migliorare al rimbalzo, lo sappiamo e lo faremo diventando ancora di più competitivi".

A fine partita, la Fossa lanciato maglietta che raffigura Caja in versione santo, con il coach acclamato da tutto il Madison di Piazza Azzarita.

"Stiamo lavorando dalla mattina alle sera, conoscevo i ragazzi e sapevo della loro serietà. Faccio fatica ad avere un riferimento invece del passato, non ho visto partite prima della Fortitudo. Adesso facciamo video, cose teoriche, applicazione in campo, abbiamo ancora parecchio da fare, se vogliamo arrivare ad altissimo livello ma stiamo lavorando tanto".

Poi il tecnico parla dei singoli. "Speriamo di avere presto Aradori al meglio e di recuperare Cusin, serve gente di livello. Intanto domenica ci attende Vigevano sarà una sfida tanto difficile quanto importante. Sarà una battaglia, loro in casa sono buona squadrata ma dobbiamo assolutamente fare risultato, non abbiamo più margine di errore, dobbiamo correre, ogni partita dobbiamo pensare che sia quella decisiva".

Filippo Mazzoni

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