Una notte da Fortitudo. Douglas, brividi e ricordi
La canotta numero 20 dello sfortunato Ruben, vicina alla 13 del Barone Schull. Senza eccessivi problemi il successo sul fanalino di coda Piacenza.

I famigliari dello scomparso Ruben Douglas al centro del PalaDozza durante la cerimonia. Nel riquadro, la maglia numero 20 appese al PalaDozza (Schicchi)
FORTITUDO 72 PIACENZA 62
FLATS SERVICE: Fantinelli 9, Bolpin 14, Mian 10, Battistini, Freeman 13, Vencato 7, Panni 3, Aradori 12, Thomas, Cusin 4, Ferrucci Morandi ne. All. Caja.
ASSIGECO PIACENZA: Bartoli 14, Filoni 9, Marks 8, D’Almeida 1, Serpilli 19, Gilmore 5, Suljanovic, Bonacini 6, Querci ne, Gajic ne, Fiorillo ne, Ciocca ne. All. Manzo.
Arbitro: Ferretti, Pecorella, Barbieri.
Note: parziali 21-13, 42-29, 58-47. Tiri da due: Fortitudo 17/33; Piacenza 17/33. Tiri da tre: 8/32; 5/22. Tiri liberi: 14/17; 13/20. Rimbalzi: 45; 32.
La Fortitudo di Caja centra la terza vittoria di fila, fa 7 su 7 in casa, battendo, senza affanni anche Piacenza.
Quella di ieri del PalaDozza è stata però soprattutto la serata commemorativa di Ruben Douglas. La squadra entra in campo indossando per il riscaldamento una maglia speciale, con Caja e compagni che assistono dalla panchina al saluto allo scomparso campione. Si spengono le luci, si sente solo la voce di Fabrizio Pungetti, il telecronista racconta il finale di quella storica gara-4 del 16 giugno 2005 con Milano che regalò il secondo scudetto alla Effe proprio con la tripla a fil di sirena di Douglas.
Il palazzo applaude mentre sul maxischermo compaiono le immagini di Douglas e delle cavalcata di quel trionfo, "Perché le leggende vivono per sempre".
A ricordare Ruben Douglas ci sono la mamma Johnie, i fratelli Russell e Ramon, uno dei quali, Russell, parla a nome della famiglia.
"Grazie alla Fortitudo, qui Ruben aveva trovato una seconda famiglia, si sentiva come a casa". Parole che arrivano dal cuore a cui fa seguito il momento finale e più toccante della cerimonia: mentre la Fossa ricorda con una coreografia speciale il campione "Douglas, un istante per l’eternità", sulle note di "In the air tonight" di Phil Collins viene alzata, per sempre, sotto le volte del Madison, la maglia numero 20 di Ruben Douglas.
L’emozione e il ricordo lasciano poi spazio al basket giocato, con il confronto tra Flats Service e Piacenza, che in effetti ha poca storia. Partenza rallentata a parte la sfida ha un solo padrone, la Effe. Basta un timeout, al 5’ sul 5-8 a coach Attilio Caja a dare la scossa ai suoi. Segue un parziale di 11-2 che dà subito l’inerzia al match a favore della Fortitudo. Il break si allunga sul 21-5 per il 26-13 dell’11’, che si mantiene fino all’intervallo. La sfida è sempre in mano alla Effe che tocca il +17 sul 56-39 al 27’. Sfida in ghiacciaia con ampio anticipo, con la Effe che staccare troppo presto la spina, ma Piacenza mai capace di avvicinarsi.
Il PalaDozza può tributare una nuova ovazione a coach Caja e a Ruben Douglas. Domenica la Flats Service è attesa dall’insidiosa trasferta di Verona, a cui mercoledì 29 farà seguito l’atteso confronto interno con Cantù.
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