I volti nuovi del roster milanese. Olimpia, la carica di Dimitrijevic: "L’Eurolega mi da energia»
Il playmaker macedone sarà il leader della cabina di regia. A completare il reparto ci saranno Flaccadori e il neo acquisto Bolmaro
Il cambio di rotta in cabina di regia in casa Olimpia è evidente. Bisogna tornare al 2003 per non trovare neanche un regista USA sul ponte di comando della squadra e, recentemente, non c’è dubbio che la versione con Rodriguez e Cinciarini a collaborare con Delaney sia stata quella più performante. L’Olimpia riparte sempre dalla Macedonia del Nord, un piccolo stato di 2 milioni di abitanti, ai tempi il play era Petar Naumoski, nell’ultimo anno pre-Armani, ora sarà Nenad Dimitrijevic, nato a Skopje nel ‘98. Reclutato 14enne da Badalona in Spagna, è esploso nelle ultime due stagioni in Russia a Kazan dove ha viaggiato a 19.0 punti e 6.6 assist. Fuori dai radar delle coppe europee arriva con ottime referenze: "I miei amici del CSKA - ha raccontato Messina - mi hanno detto che li ha fatti impazzire nelle sfide con Kazan". Dimitrijevic indosserà la maglia numero 1: "Sono onorato di avere questa possibilità in un club storico. Non vedo l’ora del mio debutto in Eurolega, un sogno che diventa realtà. Ho visto tante partite in questi ultimi anni, pensare di poter essere su quei parquet mi dà grande energia".
Il macedone è stato positivo nell’ultima uscita a Creta contro squadre di Eurolega, esattamente come l’argentino Leandro Bolmaro. Anche qui la storia regala ricordi preziosi, visto che proprio sotto l’ala di Messina, all’inizio del secolo, sbocciò Manu Ginobili, leggenda del basket albiceleste. Il percorso di Bolmaro è stato particolare, seppur giovane con i suoi 24 anni ha già giocato in NBA (Minnesota e Utah), in Eurolega (Barcellona e Bayern), ma è alla ricerca della consacrazione: "E’ una grande chance per me - dice il numero 10 - sono davvero contento di iniziare. Credo che abbiamo le possibilità di fare veramente bene, per quel che mi riguarda penso l’anno scorso di aver fatto un grande passo in avanti al Bayern grazie a Laso, poi sono entusiasta di ritrovare Mirotic, mio compagno al Barça, uno dei motivi per cui sono qui".
A completare il trio c’è Diego Flaccadori, l’anno scorso decisivo nella conquista dello scudetto che commenta le novità: "È una squadra più giovane, con voglia di correre, sacrificarsi e difendere, mantenendo un’alta intensità di gioco".
Sandro Pugliese
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