Italia battuta dagli Usa, Pozzecco: “Fiero dei ragazzi, risultato enorme”

Azzurri surclassati dagli Stati Uniti per 100 a 63, ma l’esperienza mondiale resta positiva. Pozzecco elogia i suoi per il cammino svolto: abbiamo un futuro

di MANUEL MINGUZZI -
5 settembre 2023
Gianmarco Pozzecco

Gianmarco Pozzecco

Manila, 5 settembre 2023 – L’Italia esce dalla lotta alle medaglie al mondiale di basket. La sconfitta contro gli Stati Uniti pone fine al sogno dei ragazzi di Pozzecco, ma l’avventura nelle Filippine può comunque considerarsi positiva con l’approdo, quasi insperato, ai quarti di finale. Chiedere di più alla nazionale era francamente impossibile soprattutto alla luce del divario tecnico contro gli uomini di Steve Kerr e il risultato finale, 100 a 63, la dice lunga sul livello degli americani. Ora per l’Italia si staglia la semifinale per il quinto posto contro la perdente di Germania-Lettonia, una magra consolazione. Resta però il buon cammino svolto.

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Pozzecco: “Orgoglioso della squadra”

Non può che essere soddisfatto, pur nell’amarezza, il commissario tecnico Gianmarco Pozzecco per il raggiungimento dei quarti di finale, riportando gli azzurri ai vertici del basket mondiale. L’Italia è partita con poco credito fino dal raduno estivo e invece si è presa i primi otto posti al mondo. Non ci credeva nessuno a parte la squadra e il ct: “Abbiamo vissuto una esperienza eccezionale, il merito è dei ragazzi, sono orgoglioso di loro – le parole di Poz –. Quando sono usciti i gruppi avevo detto che la fortuna ci sarebbe servita dopo e con questo accoppiamento siamo stati sfortunati. Siamo arrivati primi battendo la Serbia, non potevamo fare di più. Sono fiero dei ragazzi perché hanno emozionato”. E chissà se un accoppiamento diverso non avrebbe potuto regalare ulteriori gioie agli azzurri che invece si sono scontrati con un mostro titanico. Quasi imbattibile: “Loro hanno tirato con il 50% da tre, noi abbiamo dovuto riempire l’area perché sono più atleti di noi, diciamo che sono stati sbagliati tiri aperti e siamo amareggiati, ma abbiamo alzato l’asticella e di questo sono orgoglioso – ancora Poz –. Alla fine rimarrà un risultato storico, cioè essere entrati nelle otto con poco credito. Siamo partiti a fine luglio con giocatori sfiduciati e che avevano giocato poco nei club. Lo dico, ho la convinzione che se non avessimo incontrato gli Usa saremmo andati in semifinale”.

Amareggiato anche Simone Fontecchio, il miglior talento azzurro del momento, ma la supremazia statunitense era talmente schiacciante da non poter farci nulla. E Simone, gli avversari di oggi, li incontrerà di nuovo nel campionato Nba che parte a ottobre e che lui affronterà per il secondo anno consecutivo: “C’è poco da dire sulla partita, abbiamo lottato ma loro sono stati concentrati fin dall’inizio – le parole di Fontecchio a Sky –. Noi abbiamo fatto poco canestro e loro tanto, non c’era niente da fare. Sapevamo del loro atletismo, l’obiettivo era portarli sul nostro piano tattico ma sono stati bravi sugli aiuti, hanno mosso pallone e fatto sempre canestro. Pazienza”. La nazionale però ha un futuro, continuando a lavorare sodo per togliersi di dosso la maledizione dei quarti di finale mai superati: “Futuro? Cerchiamo di smettere di perdere ai quarti. Il gruppo è una forza della natura, stiamo bene insieme e anche nei momenti brutti non ci siamo disuniti. Continueremo a imparare da queste partite”, la chiosa di Simone. Ora giovedì semifinale per il quinto posto. Conta poco, ma la nazionale ha fatto comunque emozionare di nuovo. Era l’obiettivo principale.

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