La banda Pozzecco suona il rock. Polonara, una pasta di capitano

Battuta l’Ungheria anche senza qualche big, qualificazioni europee ad un passo con un gruppo allargato

di ALESSANDRO GALLO
26 febbraio 2024

La banda Pozzecco suona il rock. Polonara, una pasta di capitano

Ungheria

62

Italia

83

UNGHERIA: Hopkins 9, Pongo ne, Keller 4, Hanga 11, Vojvoda 8, Varadi 2, Benke 7, Goloman 7, Toth, Lukacs, Perl 12, Somogyl 2. All. Okorn.

ITALIA: Spissu 6, Mannion 4, Tessitori 12, Ricci 6, Bortolani 12, Casarin, Caruso 1, Polonara 10, Severini 5, Procida 9, Pajola 9, Petrucelli 9. All. Pozzecco.

Arbitri: Marques, Gedvilas, Kounelles.

Note: parziali 15-17; 37-36; 46-64. Tiri da due: Ungheria 16/30; Italia 22/35. Tiri da tre: 7/22; 11/26. Tiri liberi: 9/12; 6/7. Rimbalzi: 22; 36

SZOMBATHELY (Ungheria)

Missione compiuta. L’Italia vede da vicino i prossimi Europei, quelli del 2025, chiudendo la quattro giorni azzurra con grande sicurezza. Avrebbe potuto sorridere maggiormente, Gianmarco Pozzecco, se l’Islanda che aveva appena operato il sorpasso con l’ex Fortitudo e Pesaro Jon Axel Gudmundsson, non si fosse lasciata sorprendere dall’ultimo canestro di Tarik Biberovic (76-75).

Comunque il successo ottenuto in Turchia vale il punteggio pieno per una Nazionale che ora tornerà a casa, per fare i compiti in attesa del preolimpico.

Di Europei e di qualificazioni si tornerà a parlare solo a novembre, con il doppio confronto proprio con l’Islanda (22 in trasferta, 25 in Italia). Prima, appunto, ci sarà il preolimpico e il presumibile faccia a faccia con la Lituania per provare a staccare il pass per Parigi, dopo aver conquistato, a sorpresa, quello per Tokyo tre anni or sono.

Diversi giocatori di Milano, compreso il totem Nicolò Melli, sono rientrati a casa. Il Poz affida il ruolo di capitano a Polonara e l’Achille bianconero risponde nel migliore dei modi. E’ lui ad aprire le danze, è sempre Achille a realizzare 7 dei primi 9 punti della nazionale italiana. L’Ungheria, però, non molla, rischia di deragliare subito, 8-15, ma si ritrova. Gli azzurri scappano ancora – 22-29 con una tripla di Luca Severini –, ma i magiari proprio non ci stanno e, sul 33-31, trovano il massimo vantaggio.

Nella ripresa, forse, il Poz si fa sentire. Forse gli ungheresi cominciano a essere un po’ stanchi. Sicuramente la difesa azzurra non fa più sconti.

Sono solo 9 i punti al passivo, 28 quelli a favore: abbastanza per mettere in ghiaccio la partita e per trovare protagonisti diversi. John Petrucelli e Alessandro Pajola si confermano stopper di gran valore, Gabriele Procida vola a canestro e Giordano Bortolani non si tira indietro.

E’ un’Italia che piace e si diverte ed è capace di coinvolgere tutti gli elementi. Una Nazionale che per ora può dormire sonni tranquilli.

"Siamo contenti e soddisfatti – dice il Poz –. I ragazzi, nonostante un po’ di stanchezza, hanno fatto sembrare facile una partita che non lo era. Ora possiamo guardare con maggiore serenità all’estate importante che ci aspetta".

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