L’Olimpia nel tempio di Atene. Occhio alla trappola Panathinaikos
Nona in Serie A, Milano cerca in Grecia la settima vittoria di fila in Eurolega contro i campioni in carica
Non c’è neanche il tempo di pensare alle difficoltà del campionato che ricompare subito una sfida europea di prestigio per l’Olimpia Milano. Già questa sera alle 20.15 i biancorossi saranno sul campo del Panathinaikos con l’obiettivo di proseguire l’incredibile serie di 6 vittorie consecutive con le quali hanno decisamente risollevato la classifica, superando proprio i “verdi“ di Atene, detentori del trofeo. I greci, al contrario dell’Armani, sono in un momento di difficoltà, hanno vinto solo una delle ultime cinque gare (di un punto con il Barcellona) e sono precipitati al decimo posto. Momenti diversi, ma in una competizione dove al momento tutti si battono con tutti c’è ben poco da stare tranquilli, a maggior ragione di fronte ad un roster infinito come quello guidato da Ataman.
L’Armani riparte del colpaccio di Barcellona e dalla delusione di Varese, ritrova Mirotic in più nel motore e l’ambizione di voler stare nelle zone alte della classifica. I milanesi sono in un ottimo momento sicuramente, la coppia Mirotic-LeDay è per ora il fattore che ha sparigliato le carte, perché diventa complesso marcare un attacco che può contare fondamentalmente su cinque esterni, o quanto meno cinque giocatori che possono tirare da tre punti e attaccare il ferro fronte a canestro. Le cifre parlano in loro favore, il montenegrino è il giocatore in testa alla graduatoria della valutazione con 23.9, ossia è il giocatore che produce più di tutti in campo; LeDay lo segue da vicino con 21.2 al quinto posto in classifica. Gli stessi sono rispettivamente al terzo e al nono posto della classifica marcatori con 18.7 e 16.7 punti a partita e l’Olimpia è l’unica squadra che ne può vantare due nei primi dieci della graduatoria.
Paradossalmente sarà strano quando Milano dovrà reinserire verso fine mese Josh Nebo che, a questo punto, diventerà una sorta di nuovo acquisto per il 2025. Niente male come opportunità potersi rinforzare con quello che è stato uno dei migliori pivot della competizione negli ultimi anni, allo stesso tempo l’Armani dovrà essere brava a trovare la quadratura del cerchio quando lo rimetterà in campo (potrebbe tornare dopo Natale) cercando di sfruttarne il potenziale, ma senza scalfire troppo la tipologia di gioco che ne ha svoltato la stagione, costruendo le otto vittorie nelle ultime nove partite. Nel Panathinaikos delle mille stelle brilla ovviamente quella di Kostas Sloukas, ben protetto da un ex milanese come Jerian Grant. Un altro ex sarà sotto le plance visto che il 44 del “Pana“ è indossato da Dinos Mitoglou, mentre il pericolo numero uno è Kendrick Nunn che anche in questa stagione viaggia a 18.4 punti a partita.
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