Milano ha un ritmo Super. Sfida infinita con la Virtus

Mirotic e Shields decisivi, a Casalecchio oggi alle 18 la finale per il titolo. La V nera di Banchi contro l’Olimpia di Messina, un duello che profuma di storia.

di SANDRO PUGLIESE -
22 settembre 2024
Milano ha un ritmo Super. Sfida infinita con la Virtus

Josh Nebo in azione: Milano ha gestito la semifinale di Supercoppa senza problemi

EA7 MILANO

73

UMANA VENEZIA

62

(20-12; 39-24; 59-40)

MILANO: Dimitrijevic 14, Bortolani, Tonut 4, Bolmaro 5, LeDay 10, Ricci 7, Flaccadori 5, Diop 3, Caruso, Shields 4, Nebo 8, Mirotic 13. All. Messina

VENEZIA: Tessitori 12, Lever, Munford 4, Casarin 10, Moretti 3, Ennis 7, Janelidze ne, Kabengele 9, Parks 4, Wheatle 5, Simms 8. All. Spahjia

Arbitri: Lanzarini, Grigioni, Gonella

Note: tiri da 2: MI 22/39, VE 16/38; tiri da 3: MI 6/19, VE 5/23; tiri liberi: MI 11/13, VE 15/26; rimbalzi: MI 32 (Nebo 8), VE 43 (Wheatle 8) assist: MI 15 (Shields 4), VE 10 (Casarin 2).

Inizia con il piede giusto la stagione dell’Olimpia Milano, i biancorossi hanno vinto la semifinale di Supercoppa contro Venezia 73-62 conquistando l’accesso alla finalissima contro la Virtus Bologna, che ha sconfitto Napoli 96-87. La prima nota che colpisce è che questa Milano va spesso in contropiede con i tre play a spingere forte le palla ogni volta che possono (in particolar modo un ottimo Dimitrijevic), in difesa la fisicità punisce Venezia (21/61 al tiro) , l’EA7 concede solo 24 punti nei primi 20’. La classe di Mirotic produce 13 punti, il suo pari ruolo LeDay ne confeziona 10 alla prima del suo ritorno, ma è tutta la squadra che alterna soluzioni positive. Il primo canestro ufficiale della stagione arriva dopo 89“ con il nuovo arrivato Nebo, poi Milano scappa subito via con la tripla di capitan Ricci (7-0). Venezia ha bisogno di 3’ per segnare il suo primo punto, ci pensa Kabengele da sotto, ma al 5’ l’Armani ha già scollinato la doppia cifra di vantaggio 13-2.

La Reyer lentamente entra nella gara, si avvicina sfruttando l’energia di Tessitori (21-14), Milano non segna mai da tre (1/9) e così i lagunari tornano a contatto 23-20 con Kabengele al 15’. E’ l’unico sprazzo degli orogranata, poi sono i leader di Milano a rimettere in sesto le distanze, prima Mirotic, poi Shields costruiscono un 12-0 di break per toccare il +15 (35-20 al 18’) con il quale si va anche all’intervallo (39-24). La ripresa inizia in gas per l’EA7, prima Ricci, poi Nebo e infine Mirotic confezionano subito il +20 (47-27). Così la gara praticamente va in archivio in questo momento. Venezia non sprofonda, arriva anche a -8 (61-53), ma Milano non rischia davvero mai e coach Messina che gestisce il minutaggio dei suoi in vista della finalissima di oggi.

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