Mondiali di basket, prima storica vittoria del ‘povero’ Sud Sudan

Nato solo 12 anni fa, è considerato il Paese meno ricco al mondo: a causa della guerra civile non ha neanche un palasport, ma ha battuto la Cina. Un miracolo firmato dall’ex stella della Nba Deng

28 agosto 2023
I festeggiamenti dei giocatori del Sud Sudan dopo la vittoria sulla Cina

I festeggiamenti dei giocatori del Sud Sudan dopo la vittoria sulla Cina

Manila, 28 agosto 2023 – Non è una vittoria come tutte le altre, la prima del Sud Sudan nel mondiale di basket: ne ha fatto le spese la Cina, battuta nettamente per 89-69, ma è una di quelle partite che vanno oltre il significato sportivo. Perché al di là della posizione nel ranking mondiale, solo numero 62, il Sud Sudan è uno stato indipendente soltanto dal 2011 ed è talmente povero (secondo le stime sarebbe il paese più povero al mondo) da non avere nemmeno un palazzetto dove giocare, anche a causa dei danni causati dalla guerra civile che ha lasciato orfani alcuni dei giocatori della nazionale.

Eppure si è qualificato per il mondiale vincendo 11 partite su 12, e ora ha vinto la sua prima gara mettendo a serio rischio la qualificazione della Cina. Dietro il risultato tecnico c’è la mano di Luol Deng, ex giocatore della Nba tra Chicago, Cleveland, Miami, Lakers e Minnesota: a 38 anni è il presidente della federazione e si occupa personalmente di trovare i giocatori. Il più famoso è la guardia dei Chicago Bulls Carlik Jones, nato negli Usa ma con passaporto sud sudanese, 21 punti contro la Cina che schierava Kyle Anderson, americano naturalizzato con il nome di Li Kaier. Deng ci ha messo anche i soldi per finanziare il lavoro della nazionale.

Facile capire come questa vittoria, per un Paese in cui metà della popolazione non ha accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, sia qualcosa di storico. Facile capire anche come mai in tanti facciano il tifo per loro, nel resto del mondo.

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