Virtus, esordio con i turchi dell’Efes. Belinelli & Co. iniziano in casa. Da marzo scatta il tour de force. Intanto Grazulis sbarca in città
Il via il 4 ottobre, la regular season si chiude a Barcellona l’11 aprile. Il 6 dicembre il ritorno di Teodosic. I derby con l’Olimpia Milano il 31 ottobre e il 4 aprile. Arrivato il lettone: è già tempo di visite mediche.
In attesa di annunci ufficiali, la Virtus ha già un’anima italiana. E, come sempre, legata a doppio filo con la Nazionale. Se in un recente passato ci sono stati Pippo Ricci, Amedeo Tessitori, Nico Mannion e Abi Abass, nella Virtus di oggi, accanto ai reduci dal preolimpico – Alessandro Pajola e Achille Polonara – troviamo i senatori Marco Belinelli e Daniel Hackett.
In attesa di ufficializzazione Nicola Akele e Riccardo Visconti, che hanno fatto parte del giro azzurro. E in attesa di annunci ufficiali sul fronte ingressi, la Virtus scopre il suo cammino di Eurolega. L’obiettivo sarebbe ripetere il cammino di questa stagione, chiuso ai play-in dopo aver occupato, a lungo, le prime posizioni a stretto contatto di gomito con Real Madrid e Barcellona.
Si comincia il 4 ottobre, all’Unipol Arena, con l’Efes Istanbul. Si chiude l’11 aprile, in trasferta a Barcellona dopo che, una settimana prima, i campioni d’Italia di Milano faranno visita alla Segafredo Arena.
Calendario difficile o in salita? Le avversarie, alla fine, dovranno essere affrontare sempre un paio di volte. L’ideale, per la Virtus, sarebbe trovare le rivali nel momento migliore di forma.
Detto questo, però, un paio di aspetti meritano di essere sottolineati. Si partirà subito forte: 7 match nel mese d’esordio. Sette gare in 24 giorni con quattro trasferte. Quelle di Villeurbanne e Monaco, un anno fa, regalarono soddisfazioni e certezze. Così come quella di Belgrado, sponda Partizan. Il 23 ottobre si rivedrà l’ex Iffe Lundberg. Il 31 il mese si chiuderà al Forum di Assago che, nella finale scudetto, non ha dispensato sorrisi ai bianconeri.
Se l’inizio è tosto, il finale lo è anche di più: dal 7 marzo all’11 aprile sette gare, cinque delle quali in trasferta (Istanbul, sponda Efes, Tel Aviv, Belgrado in casa Stella Rossa, Berlino e Barcellona). E alla Segafredo Arena bisognerà stringere i denti: prima il Real, poi il derby d’Italia.
Il mese più povero di impegni, febbraio, vedrà solo tre match: in questo caso tutti alla Fiera, Partizan, Parigi e Olympiacos.
Come un anno fa, la Virtus cercherà di spremere il massimo entro dicembre. E’ stato grazie al tesoretto costruito, per altro con grande merito e con una pallacanestro brillante e piacevole, all’inizio di stagione, che la Virtus è riuscita a difendere con i denti un piazzamento tra le prime dieci.
Il 6 dicembre il ritorno (il secondo) di Milos Teodosic. Sarà un’Eurolega da vivere con entusiasmo e passione. Anche perché non è un segreto che la Virtus, per programmare meglio il futuro, vorrebbe strappare una licenza pluriennale.
A proposito di mercato, infine: in città il lettone Andrejs Grazulis. Visite mediche per il trentenne che Luca Banchi conosce bene.
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