I Denver Nuggets battono Miami 94-89 e vincono il titolo Nba. Jokic eletto Mvp delle Finals

Primo titolo per la franchigia del Colorado: il centro serbo domina con 28 punti e 16 rimbalzi. Gli Heat si arrendono per 4-1

di MATTEO AIROLDI -
13 giugno 2023
Nikola Jokic, stella dei Denver Nuggets

Nikola Jokic, stella dei Denver Nuggets

Denver (Stati Uniti), 13 giugno 2023 – Missione compiuta per i Denver Nuggets che hanno sfruttato il primo match point a loro disposizione e davanti al pubblico amico della Ball Arena hanno conquistato il primo titolo NBA della loro storia dopo aver piegato 94-89 i Miami Heat e aver chiuso la serie delle Finals sul 4-1. La ciliegina su questa succulenta torta, che ha i contorni del Larry O’Brien Trophy, la franchigia del Colorado è riuscita a posizionarla al termine di un match molto spigoloso, combattuto e che ha concesso poco sul piano dello spettacolo, nel quale però gli uomini di coach Malone hanno avuto la grande forza mentale di saper restare aggrappati agli avversari e di piazzare la zampata vincente nel momento chiave, nonostante una serata a dir poco complicata nel tiro da fuori e ai liberi (i Nuggets hanno infatti tirato con il 17.8% da tre dai 7.25 metri e con il 53% dalla linea della carità). A mettere la firma più importante su questo primo appuntamento con la storia dei Nuggets ci ha pensato, neanche a dirlo, il solito Nikola Jokic, salito di colpi alla distanza e autore di 28 punti e 16 rimbalzi. Dopo i due titoli di MVP della regular season conquistati nel 2021 e 2022 e quello della Western Conference vinto poche settimane fa, il pivot serbo ha così potuto alzare al cielo anche il trofeo di miglior giocatore delle Finals intitolato al compianto Bill Russell. A supportare il centro serbo in questa ennesima prova da incorniciare, ci hanno pensato un Michel Porter Jr. da 16 punti e 13 rimbalzi) e la coppia formata Jamal Murray (14 punti) e Kentavious Caldwell-Pope, molto preziosi nella ripresa. Non sono riusciti, invece, i Miami Heat, che sono apparsi un po’ sulle gambe dopo l’estenuante serie giocata contro Boston e hanno faticato a reggere l’urto con la straripante fisicità di Denver, ad allungare quantomeno la serie: alla franchigia della Florida, che non è riuscita a capitalizzare il vantaggio in doppia cifra che si è costruita nel primo tempo , non sono bastate l’ennesima prova solidissima nel pitturato di Bam Adebayo (20 punti e 12 rimbalzi) e quella di un Jimmy Butler cresciuto alla distanza: dopo i soli 8 punti siglati nella prima metà di gara – nella quale ha mandato a bersaglio solo due degli otto tiri tentati – il numero 22 di Miami si è riscattato e nel quarto quarto ha mandato a bersaglio 13 punti di fila, con i quali ha cercato in tutti i modi di trascinare i suoi al successo.

La gara

Gli Heat hanno cercato di partire forte, ma poi si sono piantati nelle sabbie mobili in attacco, mandando sul ferro 12 delle prime 14 conclusioni tentate e prestando il fianco alla reazione dei Nuggets che con Caldwell-Pope, Gordon e Murray hanno piazzato un 12-0 portandosi a +7 (12-5). Per ritrovare il bandolo della matassa, gli uomini di Spoelstra hanno dovuto attendere i primi colpi di Adebayo che si è caricato sulle spalle l’attacco degl i Heat firmando prima la parità a quota 18 e poi il sorpasso in chiusura di quarto (22-24). Gli ospiti hanno così via via preso coraggio e nel secondo quarto – nonostante un Jimmy Butler da 2-8 al tiro nei primi 24’ – hanno nuovamente alzato l’asticella del loro rendimento spingendosi a +10 prima di subire il canestro di Porter che ha mandato i Nuggets negli spogliatoi sotto 51-44. Dopo il riposo di metà gara, gli Heat hanno cercato con la difesa a zona e i canestri di Vincent, Strus e Love di respingere gli assalti dei Nuggets. Quando è salito di colpi Jokic, i Nuggets – pur continuando a faticare dalla lunga distanza – sono riusciti a pareggiare i conti sul 60-60 e poi a mettere la freccia del sorpasso (66-69). Un vantaggio durato però pochi istanti, perché Adebayo e Lowry hanno riportato avanti gli Heat al suono della penultima sirena. Dall’altra parte Jokic ha replicato colpo su colpo dominando nel pitturato e propiziando il +7 dei padroni di casa a 4’43” dalla fine. Un colpo che non ha comunque mandato al tappegli Heat, capaci di rialzarsi poderosamente con 13 punti ravvicinati del redivivo Jimmy Butler. Nel testa a testa finale, però, la fatica nelle gambe di Miami si è fatta sentire e Denver ha potuto allungare le mani sul Larry O’Brien Trophy grazie alla freddezza in lunetta di Brown e Caldwell-Pope

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