Nba, Wade e la sua nuova statua: "Chi è quel tizio?"
I Miami Heat hanno dedicato un'opera al loro ex numero 3. Ma il volto della statua non assomiglia a quello di Wade
Milano, 28 ottobre 2024 - Come altri grandi campioni della storia Nba (vedi Michael Jordan, Kareem Abdul-Jabbar, Larry Bird, Magic Johnson e Wilt Chamberlain, solo per citarne alcuni), anche Dwyane Wade da ieri ha una statua in suo onore. L'opera è stata realizzata all'esterno del Kaseya Center di Miami per volere degli Heat, con i quali il classe '82 ha trascorso tutta la sua carriera, fatta eccezione per una breve parentesi ai Chicago Bulls nella stagione 2016-17 e ai Cleveland Cavaliers nella prima parte dell'annata 2017-18, vincendo tre titoli e diventando il miglior marcatore e il miglior assistman della franchigia della Florida, prima di ritirarsi nel 2019. Insomma, il prodotto di Marquette è stato una vera e propria leggenda per Miami, che ha voluto omaggiarlo in questo modo. Peccato però che la statua, accompagnata da un muro sul quale sono ricordati tutti i riconoscimenti e i trofei raggiunti da Wade, faccia a dir poco discutere. Il motivo è presto detto: il volto non assomiglia per niente a quello dell'ex numero 3, inserito nella Hall of Fame nel 2023.
Le reazioni
"Wow, è incredibile... chi è quel tizio?", la reazione genuina di Wade nel momento in cui è stata svelata la statua, che rappresenta la sua classica esultanza "This is my house", "Questa è la mia casa". Una battuta che è servita per smorzare l'imbarazzo del momento. "Quando l'ho vista ho pensato 'È bellissimo'. So di essere di parte, ma penso che sia una delle migliori statue mai create per quello che rappresenta per noi e per me", ha affermato successivamente il nativo di Chicago davanti al pubblico presente, tra cui l'ex compagno di squadra Udonis Haslem e Bam Adebayo, che milita attualmente negli Heat. Ovviamente i tifosi sui social si sono scatenati, con una serie di divertenti meme per sottolineare quanto la statua assomigli davvero poco a Wade. Questo nonostante lo stesso Wade abbia avuto modo di confrontarsi con chi ha realizzato l'opera. "Abbiamo cercato di migliorare ulteriormente quello che abbiamo fatto in passato in termini di design, esecuzione e composizione. Wade ne è uscito molto felice. Nella sua ultima visita ha visto tutto quello che voleva vedere, abbiamo fatto tutti gli aggiustamenti che aveva chiesto", hanno detto Oscar León e Omri Amrany, i creatori dello studio Rotblatt Amrany che in passato hanno curato le statue, tra le altre, di Michael Jordan a Chicago e di Kobe Bryant a Los Angeles. "Sono molto vanitoso - ha aggiunto Wade - perciò se il mio sopracciglio era storto, glielo ho fatto sapere".
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