Olimpia, i segreti della Supercoppa: "Shields e Mirotic leader silenziosi"

Dimitrijevic e Bolmaro ricordano Rodriguez e Delaney. E ora Milano vuole tornare protagonista in Eurolega

di Redazione Sport
24 settembre 2024
L’Olimpia Milano durante i festeggiamenti per la vittoria della Supercoppa Italiana

L’Olimpia Milano durante i festeggiamenti per la vittoria della Supercoppa Italiana

di Sandro Pugliese

Un bel sorriso in casa Olimpia. Non è sicuramente il trofeo per cui ci si gioca la stagione, ma è pur sempre una coppa da mettere in vista con piacere. Così la Supercoppa entra per la quinta volta nella storia nella bacheca e attesta il buon lavoro svolto nella preparazione dei milanesi. Ci sono tante buone note uscite dal weekend di Casalecchio di Reno per le quali coach Messina può essere soddisfatto: "La Supercoppa è quella competizione che quando la perdi ti ferisce e fa male, quando la vinci ti dà un’iniezione di fiducia che ti porta a lavorare meglio insieme - ammette l’allenatore milanese - siamo riemersi dalle difficoltà iniziali e lottato per vincere".

Per quel che riguarda il collettivo questo è quel che piaciuto di più a Messina: "Abbiamo alzato il ritmo, nel primo tempo avevamo speso pochi falli (solo 6, ndr) e loro ci avevano ferito anche vicino a canestro. Poi siamo cresciuti e in attacco abbiamo palleggiato meno, mosso la palla, cercato meglio le situazioni favorevoli sotto canestro anche con Mirotic e LeDay. Poi Shields, che è un realizzatore, questa volta è stato il migliore negli assist. Significa che è cresciuto come leadership". Paradossalmente i più conosciuti, sono stati decisivi, ma sottotraccia, come Mirotic che ha dopo aver segnato 0 punti nel primo tempo, ha giocato un terzo periodo da NBA con 15 punti segnando da ogni dove.

Le note che fanno sprizzare di gioia i milanesi sono quelle dell’asse play-pivot con la coppia Dimitrijevic-Bolmaro che si sono assortiti benissimo con Nebo. Se si pensa che in tre hanno segnato ben 54 dei 98 punti dell’Olimpia significa che l’EA7 ha trovato delle alternative credibili. Alla prima uscita ufficiale Nenad Dimitrijevic ha impressionato per talento e personalità, tiene sempre alto il ritmo. Se il “buongiorno si vede dal mattino“ l’Olimpia ha pescato dalla Russia una soluzione davvero interessante. Come anche Leandro Bolmaro, che ha segnato in modo glaciale i 5 punti che hanno chiuso la partita nel finale del supplementare. I due hanno giocato anche in coppia, come potrebbe succedere spesso in campionato dove la rotazione del turnover degli stranieri potrebbe tener fuori, come già successo in Supercoppa, gli specialisti Causeur e Brooks: "Quando li abbiamo presi ho spiegato loro che avevano caratteristiche complementari e quindi avrebbero giocato anche insieme. Il mio sogno era riprodurre una coppia tipo Rodriguez-Delaney". Il problema dell’argentino è la continuità, già giocando in NBA o con il Barcellona ha toccato vette altissime, ora deve mantenerle.

Quelle vette a cui è abituato Josh Nebo che ha dominato il reparto lunghi facendo subito capire che finalmente al Forum si tornerà a vedere un vero pivot: "E’ stato pazzesco, ha saltato per 45 minuti, controllando i rimbalzi, tap-in, schiacciate. E’ stata una prestazione di grande impatto".

Sandro Pugliese

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