L’EA7 che verrà. Maodo Lo-Pangos prima risposta all’addio di Napier

Su Mirotic s’allunga l’ombra del Partizan, entra Fiaccadori. Attesa per il centro in pectore dell’Olimpia, Kamagate.

di SANDRO PUGLIESE -
16 luglio 2023
Maodo Lo-Pangos  prima risposta  all’addio di Napier

Maodo Lo-Pangos prima risposta all’addio di Napier

di Sandro Pugliese

Le mille vie del mercato fanno imboccare la strada per Belgrado a Shabazz Napier. Quello che sembrava essere un matrimonio solo da ratificare, dopo una mezza stagione in cui il play aveva riacceso la fiamella del gioco di Milano, le dichiarazioni di stima del coach Ettore Messina e le dimostrazioni di affetto di un pubblico che ha subito capito l’importanza del giocatore, alla fine non si farà. Sulle incertezze del giocatore che, all’inizio della trattativa di rinnovo, ha preso tempo parlando di riflessioni familiari, è piombata la Stella Rossa Belgrado con un’offerta di quelle davvero difficili da rifiutare per chi fa il giocatore di professione e ha una carriera attiva ancora per poche stagioni (il play un paio di giorni fa ha compiuto 32 anni). Si parla di oltre 2 milioni a stagione per un paio di anni.

L’Olimpia la sua offerta l’aveva fatta, anche corposa, ma non competitiva con queste cifre, e sembra aver deciso di non partecipare ad aste al rialzo. Dunque se non interverranno situazioni impreviste, l’unica continuità di Napier con questa stagione sarà solo il biancorosso della divisa, ma giocando con la formazione di Belgrado dove ritroverà l’Olimpia in Eurolega.

Milano ci aveva investito anche del tempo, ha tenuto il mercato praticamente bloccato fino a metà luglio proprio per dar tempo al giocatore di accettare l’offerta, ma non è bastato. Così, con un’operazione lampo, si è tuffata sul playmaker tedesco Maodo Lo che dopo una vita passata a girare le squadre tedesche di Eurolega (Bamberg, Bayern Monaco e Alba Berlino collezionando 4 volte la vittoria della Bundesliga e 199 presenze in Eurolega) potrebbe fare la sua prima esperienza all’estero dai tempi di Columbia University dove si laureò nel 2016. Proprio in quell’anno, trascorsa l’estate, giocò la sua prima partita di una lunga serie contro l’Armani in maglia Bamberg. Playmaker molto solido, 30 anni, alto 191 cm, aiuterebbe a coprire i problemi fisici difensivi che spesso ha avuto la squadra schierando guardie e play troppo piccoli in questa stagione.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’arrivo di Diego Flaccadori per il quale l’Olimpia dovrebbe aver pagato un piccolo buyout per liberarlo da Trento e portarlo nel proprio roster (curiosamente Flaccadori è stato compagno di squadra di Lo nella stagione 2019-2020 al Bayern Monaco).

In tutto questo, poi, c’è anche Kevin Pangos, certamente autore di una stagione costellata di infortuni l’anno passato, ma ancora legato da un contratto importante ai biancorossi che avevano fatto di tutto per strapparlo al Cska 12 mesi fa. Sicuramente non viene dalla sua stagione migliore e averlo lasciato in tribuna nella serie finale per lo scudetto di giugno ne è la riprova, ma è pur sempre un giocatore che negli anni ha trascinato alla Final Four lo Zalgiris Kaunas e giocato ad alto livello con Barcellona e Zenit San Pietroburgo. Milano potrebbe anche risolvere così la problematica playmaker e concentrare le sue attenzioni nei ruoli da rafforzare, con la questione Mirotic aperta e su cui è molto forte la concorrenza del Partizan Belgrado.

Intanto si è chiusa l’esperienza americana alla Summer League di Las Vegas con i Denver Nuggets per Ismael Kamagate, nuovo pivot in pectore dell’Olimpia Milano; per il 22enne francese ci sono stati 5.0 punti e 5.3 rimbalzi in 18.8 minuti di utilizzo in 3 partite.

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