L’Olimpia ancora nel baratro. Le stelle non fanno la differenza
Dopo la sconfitta in EuroLega con lo Zalgiris sul banco degli imputati finiscono pure i leader dei biancorossi .
di Sandro Pugliese
Ripiombati nel baratro dal quale stavano faticosamente uscendo. La sliding door dell’Olimpia Milano in questo momento sembra essere l’intervallo della partita di campionato con Pistoia. Fino a quel momento la ritrovata fiducia in Eurolega con 3 successi in 4 partite e l’ottimo primo tempo giocato con i toscani sembrava essere la cartina di tornasole di una risalita importante, il maxi parziale di 8-33 con il quale Pistoia ha ribaltato la partita al Forum e la gara di giovedì in Eurolega contro lo Zalgiris invece il ritorno verso gli inferi.
"È stata una sconfitta dura, ovviamente - commenta coach Messina . Venivamo da tre partite molto buone poi nel secondo tempo della gara con Pistoia abbiamo rovinato tutto. Siamo andati nella stessa direzione. Siamo partiti timorosi e quando sei timoroso per vincere devi difendere come un pazzo. Ma noi abbiamo commesso errori anche difensivi inaccettabili e dei quali dovremo parlare". Entrando nello specifico tecnico l’allenatore spiega così la situazione: "In difesa abbiamo sofferto il loro gioco interno quando ci hanno attaccato soprattutto contro i lunghi e in difesa non siamo riusciti ad arginare la loro aggressività". Eppure lo Zalgiris, pur forte di un sistema di gioco solido e riconoscibile, non ha campioni di fama per destabilizzare una squadra che voleva arrivare fino in fondo come l’Olimpia.
È evidente, però, che non bastano i nomi per poi vincere le partite. In questo momento una delle accuse sul banco rispetto al rendimento della squadra è l’utilizzo in contemporanea di Mirotic, Melli e Voigtmann con un "quintettone" che per il momento è troppo un fattore di alti e bassi: "È vero che con lo Zalgiris ha fatto fatica - ammette il coach - ma proprio per questo Voigtmann, ad esempio, ha gioco solo 19’ e abbiamo provato ad usare Hines e Melli per dare intensità alla difesa, riuscendoci anche in qualche momento. Devo dire, però, che nelle vittorie importanti proprio il quintettone fisico è stata la chiave per vincerle quelle partite".
Domani i biancorossi torneranno sul parquet in campionato, la sfida è tutt’altro che banale visto che si giocherà sul campo di Sassari.
Non solo perchè la rivalità in campo con i sardi negli ultimi anni è stata tra le più accese anche a livello di playoff, ma anche perchè in questa stagione in trasferta i biancorossi stanno facendo fatica tra Serie A ed Eurolega. La sfida è da prendere con le pinze anche se i Banco di Sardegna al momento langue sul fondo della classifica al 13° posto con soli 3 successi in 9 gare.
L’ex coach milanese Piero Bucchi ha avuto in settimana qualche problema con il play Whittaker che ha avuto l’influenza, anche se è comunque a forte rischio taglio, mentre non ci sarà ancora il senegalese Ousmane Diop che tornerà a disposizione solo da settimana prossima.
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