Olimpia all’assalto dell’Eurolega. Mirotic, Armani e il trofeo mancante Lo stratega Messina ha già un piano

Lo stesso tecnico biancorosso ha detto che potrebbe utilizzare il montenegrino anche come ala piccola. Il fido alleato in campo sarà capitan Melli: “Nik” avrà il compito di fare canestro e “Nic” di difenderlo.

di SANDRO PUGLIESE -
6 agosto 2023
Mirotic, Armani e il trofeo mancante  Lo stratega Messina ha già un piano

Mirotic, Armani e il trofeo mancante Lo stratega Messina ha già un piano

di Sandro Pugliese

Sgombriamo il campo da ogni dubbio. Per vincere ad alto livello a basket ci vogliono i giocatori forti. Nikola Mirotic è un giocatore forte. L’Olimpia ha fatto il suo colpo di mercato ed è diventata l’approdo di uno dei 5 giocatori europei più forti dell’ultimo decennio. Prova ne sono stati la sua straordinaria crescita al Real Madrid, i suoi 5 anni ad alto livello in Nba e le sue ultime 4 stagioni al Barcellona. Se non sei così forte (e i tuoi difetti non sono colmabili) non giochi in queste squadre per tutta la carriera e non giochi in totale 901 partite segnando 11.498 punti. È il segnale che l’Olimpia e il suo patron Armani vogliono tornare a dare l’assalto all’Eurolega. Territorio che Mirotic conosce bene avendo giocato le ultime 3 Final Four in maglia Blaugrana, pur senza riuscire a togliersi la soddisfazione maggiore.

Rimane il suo desiderio più grande, esattamente l’unico titolo che anche Giorgio Armani non ha mai vinto a livello sportivo. Una ciliegina su una torta che è stata costruita in modo solido dal duo Messina-Stavropoulos, anche se ovviamente questo porterà a modificare qualche equilibrio nelle rotazioni.

Lo stesso Messina ha detto che potrebbe anche utilizzare qualche minuto il montenegrino da ala piccola per proporre dei “quintettoni” molto in voga in campo europeo. Con lui ci sono 7 lunghi a disposizione nel roster, oltre a Pippo Ricci che, a questo punto, potrebbe definitivamente spostarsi nel ruolo di ala piccola già tante volte provato in questi ultimi anni. Tra lui, dal reparto lunghi, e Devon Hall, dal reparto esterni, potrebbe costruirsi a questo punto la soluzione in casa per avere un cambio di Shavon Shields senza dover ricorrrere al mercato anche perchè l’Olimpia al momento ha già 16 giocatori.

Il fido alleato in campo di Nikola Mirotic sarà capitan Nicolò Melli, già l’assonanza nel nome sembra scritta nel destino. “Nik” e “Nic” si proteggeranno a vicenda, l’uno farà canestro, l’altro difenderà il canestro (giocando sempre più da pivot moderno), rispettando appieno il senso di gioco di squadra. Poi se ci sarà un Voigtmann come nella parte finale dell’anno passato è ovvio che per l’Olimpia gli scenari volgono al positivo, puntando poi su Poythress e Kamagate per quel che riguarda le ventate di atletismo. Sarà un lavoro lungo da fare da parte di coach Messina, soprattutto all’inizio con la metà dei giocatori impegnati al Mondiale nella prima parte della preparazione (Lo, Pangos, Tonut, Melli, Ricci, Caruso, Voigtmann) e Baron al rientro dall’infortunio.

Intanto ancora una volta il mercato propone suggestioni, visto che l’arrivo di Raul Neto al Fenerbahce ha di fatto estromesso dalla squadra il veterano Nick Calathes. In realtà la sua destinazione più probabile sembra essere il Partizan Belgrado alla corte di Obradovic, ma il fatto che il giocatore greco sia stato recentemente per due stagioni il playmaker di Mirotic al Barcellona ha scatenato una ridda di voci che al momento paiono rimanere tali. La situazione attuale dei biancorossi vede Kevin Pangos in cabina di regia, ma i dubbi permangono e dunque appena si creano situazioni interessanti è normale che venga accostato il nome dell’Olimpia. Poi a fine a agosto inizierà la stagione e la nebbia sull’argomento si diraderà definitivamente.

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