Olimpia Milano, con la vittoria del 30esimo scudetto coach Ettore Messina entra nella storia del club

Contro la Virtus Bologna l’allenatore conquista la stella, come fecero Rubini nel 1957 e Peterson nel 1982

di SANDRO PUGLIESE
24 giugno 2023
L'allenatore dell'Olimpia Milano, Ettore Messina, alza la coppa

L'allenatore dell'Olimpia Milano, Ettore Messina, alza la coppa

Milano - Durante i festeggiamenti dell'anno passato la soddisfazione per il ritorno al tricolore dopo 4 anni era talmente alta che il riferimento alla rincorsa della terza stella era quasi passato sotto silenzio. Invece Ettore Messina uno degli obiettivi della sua epoca sulla panchina dell'Olimpia Milano ce l'aveva ben chiaro. Entrare nella storia di questa società così gloriosa. Vincere il 30esimo scudetto era sicuramente una delle modalità migliori per entrare tra gli indimenticabili. Come Cesare Rubini che conquistò la prima nel 1957 e Dan Peterson che cucì la seconda nel 1982.

Non sfigura, anzi, Ettore Messina insieme a questi due nomi che hanno fatto la storia dell'Olimpia Milano in Italia e in Europa. Una stagione vissuta di rincorsa quella di coach Messina in questa stagione alla guida dell'Armani con una squadra "distrutta" dalla fatica a inizio stagione con tanti giocatori passati dall'Europeo, le delusioni della Supercoppa e della Coppa Italia, con in in mezzo la peggior Eurolega della sua epoca milanese. Tanti dubbi, ma certamente un'incredibile dote di sfortuna con una serie infinita di infortuni gravi, affrontando l'Europa praticamente senza i due perni della squadra: Kevin Pangos e Shavon Shields.

E le analogie con lo scudetto della seconda stella del 1982 continuano visto che all'epoca Peterson rimase per mesi senza il fondamentale Dino Meneghin che saltò tutta la prima parte di stagione. Il punto di svolta il 31 gennaio, Milano langue sul fondo della classifica europea, ma arriva l'esordio di Shabazz Napier, il coach ne fa il condottiero della squadra, i biancorossi non perdono più, arrivano ad un passo dal fare una impensabile rimonta europea vincendo 8 partite quasi di fila. Il miracolo non riesce, ma si accende una speranza. Quella della terza stella. L'Olimpia cambia passo, anche in Italia, e riesce a strappare il primo posto in regular season alla Virtus Bologna. Diventerà decisivo in questi playoff.

Batte prima Pesaro e poi Sassari, poi l'attesa finale con la Virtus, la patria della prima vita cestistica di Messina, esattamente la stessa storia di Dan Peterson che arrivò in Italia proprio sulla panchina bianconera. Ora la soddisfazione più grande, la vittoria del suo sesto scudetto personale, il 33esimo trofeo della sua infinita carriera. Ora per stare nell'Olimpia dei Rubini e dei Peterson manca solo una cosa, si chiama Eurolega. E' questo il prossimo obbiettivo, perchè coach Messina ha sempre fame e non si accontenta mai. Ed è per questo che vince.

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