Scudetto Olimpia Milano: Gigi Datome è l’Mvp delle finali

All’alba dei 36 anni, è stato l'uomo decisivo nella gara 7 che ha portato ai biancorossi la terza stella

di SANDRO PUGLIESE
24 giugno 2023
Luigi Datome, asso nella manica dell'Olimpia in gara 7

Luigi Datome, asso nella manica dell'Olimpia in gara 7

Milano - Lo scudetto l'ha bramato per anni. Ora che l'ha raggiunto ha voluto subito fare il bis. La carriera di Gigi Datome è stata davvero speciale e in realtà è partita proprio con un tricolore. Quello giovanile vinto con i suoi compaesani del Santa Croce Olbia quando era un imberbe 15enne nel 2002. Poi le soddisfazioni con Siena sempre a livello "under" e quella vittoria del 2004 che, neanche maggiorenne, non ha realmente poi mai sentito sua. Così, lungo una carriera di alto livello che lo ha portato prima da grande protagonista in Italia, poi addirittura nella NBA e poi fino al tetto d'Europa con il Fenerbahce, mancava sempre qualcosa.

In Nazionale ha scalato le gerarchie fino ad esserne il capitano, eppure lo scudetto mancava sempre a quel palmares. La lacuna è stata colmata nel giugno 2022, ma vincere è bellissimo e Gigi Datome ha voluto replicare in grande stile adesso nel giugno 2023. All'alba dei 36 anni che compirà nel prossimo novembre è stata una stagione complicatissima la sua: partita in ritardo per recuperare i vari acciacchi di un'estate passata in azzurro per giocare gli Europei in casa, è diventata un'incredibile montagna da scalare quando ha contratto il "citomegalovirus" che lo letteralmente messo ko per svariati mesi nella parte centrale della stagione.

Rientrato lentamente a metà gennaio ha giocato un mese per poi tornare ko a causa della caviglia fino ad inizio aprile. L'esperienza e la conoscenza del gioco non è qualcosa che si compra al mercato e Gigi Datome ha saputo mettersi al servizio della squadra nel momento decisivo. Dopo aver giocato praticamente metà campionato il salto di qualità che ha fatto nei playoff è stato evidente. Già con Pesaro alla prima uscita dei quarti di finale aveva segnato 17 punti in 16' facendo già intravedere di poter essere un valore aggiunto, poi in semifinale contro Sassari un paio di partite in doppia cifra in casa ancora da MVP (most value player), fino al trionfo nella finale con Bologna.

Coach Messina sa bene cosa Datome ha sempre potuto dare all'Olimpia, lo ha aspettato e lui ha ripagato la fiducia. Dopo le prime quattro gare lo ha promosso in quintetto, volevo un altro esterno fisico che potesse giocare da 2 e da 3 insieme a Shields e che potesse limitare Marco Belinelli, stessa generazione, classe 1986, grande protagonista in maglia Virtus. Gara 7 è stata l'apoteosi, replicando praticamente quello che aveva già fatto l'anno passato (23 punti in gara 6 per il tricolore): Gigi Datome ha preso per mano la sua Milano, ha segnato 10 dei primi 17 punti della squadra (in finale non era ancora andato in doppia cifra, ieri lo ha fatto in 7').

Poi si è dedicato alla difesa cancellando Belinelli (tenuto a 0 punti totali), eroico nel terzo periodo quando ha difesa praticamente per un'azione praticamente con un dito "rotto" (poi prontamente rimesso in sede dallo staff medico) per poi meritarsi l'ovazione finale quando ha segnato il suo unico canestro del secondo tempo, la tripla del 61-47 a pochi minuti dalla fine, il canestro che è valso definitivamente il tricolore milanese.

"E' stata una serata bellissima - ha detto lo stesso Datome, premiato MVP della finale per il secondo anno consecutivo - la bellezza di questo titolo aumenta ancora di più perchè vinto contro una squadra fortissima. E' sempre un piacere giocare partite di questo livello, vivo per serate come queste, non si dorme per due settimane, ma poi la soddisfazione è enorme".

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