Olimpia, senti Mirotic e sogna "Qui per far volare in alto Milano"
La superstella montenegrina è pronta a portare i biancorossi sul tetto d’Europa: "Messina? Per me il migliore"
L’avventura italiana di Nikola Mirotic (da pronunciare con l’accento sulla I) inizia con un bel "buonasera" detto in un italiano chiarissimo, frutto dei suo decennio vissuto in Spagna tra le due grandi del basket iberico Real Madrid e Barcellona. Il suo arrivo è uno dei colpi più importanti del basket italiano delle ultime stagioni perchè il valore dell’ala classe 1991 è innegabile. "È un onore indossare questa maglia - dice Mirotic - sono sicuro che possano essere delle buone stagioni perchè io e l’Olimpia abbiamo la stessa visione del basket. Volevo trovare una squadra che avesse il potenziale per inseguire le Final Four di Eurolega, ho ancora voglia di inseguire i miei sogni e cercavo una città dove poter far vivere la mia famiglia in modo tranquillo. Penso che l’Olimpia e Milano possano essere il posto giusto per mettere insieme entrambe le cose e io voglio aiutare l’Olimpia a tornare dove merita di stare, lassù in alto".
Il gm Stavropoulos ricorda della trattativa lampo da una decina di giorni quando il giocatore sembrava diretto verso altri lidi, ma ci tiene anche a ringraziare il contributo della proprietà: "Tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’ennesima dimostrazione di amore del signor Armani e del signor Dell’Orco. Il merito è tutto loro. Poi avere un coach come Messina è fondamentale, per attrarre giocatori, ma anche la sua chiarezza nel parlare con i giocatori semplifica davvero il mio lavoro". Una delle chiavi è stato il coach, colui che ha lanciato da giovane Mirotic con la maglia del Real quando aveva 19 anni: "Ricorda quei giorni, mi vedeva lavorare ogni giorni in palestra e mi diceva di farmi trovare pronto che la mia occasione sarebbe arrivata presto. Poi mi ha dato l’opportunità e da lì è iniziata la mia carriera. Non è facile lanciare un ragazzo così giovane a Madrid. Penso che sia davvero uno dei 3 allenatori più importanti della storia dell’Eurolega".
Tra le due esperienze in Spagna anche anni importanti in NBA tra Bulls, Pelicans e Bucks, ma il montenegrino (con passaporto spagnolo, importante perchè permetterà di non consumare un visto) si lancia in un paragone importante: " In questi 10 giorni, ho visto quanti lavorano intorno alla squadra per dare il meglio. La cosa più vicina ad un club NBA che abbia mai visto in vita mia fuori dagli Stati Uniti, tutti i giocatori vorrebbero viverla".
Per prendere informazioni Mirotic ha parlato con tanti suoi nuovi compagni di squadra prima di prendere la decisione definitiva, a partire da Melli suo avversario di mille battaglie anche a livello di nazionali giovanili (entrambi sono del ‘91), ma anche con Hines, Shields e Pangos. Ovviamente il colloquio con Messina è stato decisivo, con la possibilità anche di giocare da ala piccola: "In NBA mi è capitato tante volte e anche al Barça c’è stata la possibilità, nel basket moderno è una soluzione interessante". Da ex calciatore dai 6 ai 13 anni conosceva già Milano per la leggenda del Montenegro Dejan Savicevic, ora diventerà un’altra stella della città e farà il suo esordio nel campionato italiano: "È una lega che sta crescendo molto. La rivalità con la Virtus Bologna ho già avuto modo di conoscerla in questi giorni, ma al di là di questo vedo che ci sono tanti giocatori interessanti, anche americani che ho conosciuto nel corso della mia carriera. La nostra prima sfida ufficiale sarà subito contro la Virtus nella semifinale di Supercoppa, vogliamo subito fare bene . È importante che la lega sia tosta perchè questo ci aiuterà anche a fare meglio in Eurolega, terrà alto il livello di tutti e ognuno potrà essere pronto per are il suo contributo".
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