Basket Playoff Serie A, le pagelle delle magnifiche otto. Tutti a caccia di Olimpia Milano e Virtus Bologna
Inizia sabato con i quarti di finale la strada verso lo scudetto. Ecco le favorite e le possibili sorprese
Bologna, 10 maggio 2023 - Sabato iniziano i playoff. Scatta la corsa scudetto, dopo un campionato che ha rimandato in A2 Verona e Trieste, che potrebbe concludersi, in gara-sette, il 23 giugno. Otto pretendenti, due favorite che, da ormai il 2021, si ritrovano in finale. L’Olimpia Milano, prima al termine della regular season nel 2021, ma tricolore un anno dopo e la Virtus Bologna, scudettata nel 2021 e dominatrice della stagione regolare un anno fa. Tanta bastano, questi due precedenti, per ricordare come il primato non sempre regali lo scudetto, anzi. Ma vediamo i quattro quarti di finale e proviamo a dare una valutazione a ciascuna delle otto contendenti.
Milano 7.5
E’ la squadra campione d’Italia con un gruppo di italiani lungo e assortito (Melli, Datome, Ricci, Tonut, Biligha, Alviti e Baldasso). Ettore Messina in panchina è una sicurezza, Milano ha pagato dazio agli infortuni e, sostanzialmente, ha deluso in Europa dove, per esperienza e talento, avrebbe potuto aspirare a un piazzamento tra le prime otto. E’ la favorita d’obbligo. Per avere una valutazione più alta, però, avrebbe dovuto fare meglio nel Vecchio Continente. La chiave è Napier, Shields, a lungo assente per infortunio, il valore aggiunto. Poi Baron, un martello e Hines, un professore sotto canestro. Prima al termine della stagione regolare: 23 vittorie e 7 sconfitte.
Pesaro 6.5
Prima fase brillante, poi un’involuzione preoccupante e l’idea di uscire dai playoff agguantati con l’ultimo assalto. Jasmin Repesa è un vecchio volpone della panchina. Difficile, però, che Pesaro, pur con la sua storia - e una rivalità con Milano che risale agli anni Ottanta - possa creare qualche grattacapo a Milano. Uno dei migliori è Carlos Delfino che, però, ha passato i 40. Difficile che possa avere un rendimento al top giocando ogni 48 ore. Attenzione però agli emergenti Davide Moretti (un ex) e Riccardo Visconti. Attenzione al figlio d’arte Austin Daye, croce e delizia. Ottava al termine della stagione regolare: 14 vittorie e 16 sconfitte.
Venezia 6.5
Esonero storico per Walter De Raffaele che la Laguna e tutti i suoi segreti ormai li conosce come le proprie tasche. Spahija ha dato la scossa giusta. Poi c’è un pacchetto di azzurri di belle speranze, da Amedeo Tessitori a Marco Spissu, senza dimenticare Riccardo Moraschini. Venezia ha rinunciato a Daye, ma ha sempre la classe e il talento di Bramos, senza dimenticare quel Watt che, sotto canestro, nelle giornate di vena, fa la differenza. Da tenere d’occhio anche De Nicolao, senza dimenticare quello che può garantire l’alterno, ma spesso efficace Brooks. Quarta al termine della stagione regolare: 17 vittorie e 13 sconfitte.
Sassari 7
Una mina vagante, gestita nel migliore dei modi da Piero Bucchi. Venezia è forte, ma la Reyer non può dormire sonni tranquilli perché in una serie equilibrata la Dinamo può davvero fare la differenza. Stefano Gentile è un concentrato di esperienza e difesa, Diop assicura pericolosità e rimbalzi sotto canestro. Poi ci sono gli altri, Kruslin e Bendzius: protagonisti sempre efficienti ed efficaci. L’inizio della stagione magari non è stato dei più brillanti. Ma trovato l’equilibrio giusto, la Dinamo Sassari, scudettata non tanto tempo fa, può davvero creare problemi a chiunque. Quinta al termine della stagione regolare: 17 vittorie e 13 sconfitte.
Tortona 8
Il voto più alto non significa che la creatura di Ramondino sia favorita per la conquista dello scudetto. E’ solo il giusto riconoscimento a una società seria che senza spese folle ogni anno è capace di assemblare gruppi di valore. Severini è un lungo che ha assaporato il gusto della nazionale, Candi un ex giovanissimo che ha lunghe leve per far soffrire qualsiasi regista avversario. E Filloy l’arma tattica da utilizzare nei momenti peggiori. Anche se, per poter andare lontano, Tortona farà affidamento ancora una volta alla classe e alle capacità di Jp Macura e di Daum. Senza dimenticare Christon. Terza al termine della stagione regolare: 18 vittorie e 12 sconfitte.
Trento 6.5
Altra squadra da prendere con le molle anche perché capace di battere chiunque in una partita secca. Anche Trento, come altre squadre, ha guardato con particolare attenzione al pacchetto degli italiani. La stellina è Spagnolo, la certezza è Flaccadori, La possibile sorpresa Conti. Squadra ben allenata da Lele Molin, Trento ha dimostrato una volta di più di avere talento. Oltre al solito Forray, vanno osservati con grande attenzione gli stranieri del gruppo, da Lockett ad Atkins, da Grazulis a Crawford. Forse una delle più deboli tra le top 8, ma con la capacità comunque di ribaltare equilibri e giudizi. Sesta al termine della stagione regolare: 15 vittorie e 15 sconfitte
Virtus Bologna 7
C’è poco da fare: la Virtus e la possibilità di conquistare il tricolore gira attorno al genio di Milos Teodosic. Nel 2023, per infortuni, acciacchi e persino influenze, il talento serbo è spesso rimasto a guardare. E non è un caso che, senza di lui, Jaiteh si sia depresso e Bako abbia addirittura perso un posto tra i dodici. Milos e le sue visioni Leonardesche fanno la differenza sempre e comunque. Poi ci sono la solidità di Marco Belinelli e la voglia di lottare di capitan Futuro, al secolo Alessandro Pajola. Hackett e Shengelia sanno sempre cosa fare. L’unica voce fuori dal coro, dispiace dirlo, è Nico Mannion. Anche se la lacuna più grande rimane sotto canestro. Seconda al termine della stagione regolare: 23 vittorie e 7 sconfitte.
Brindisi 6.5
La formula del corri e tira di Frank Vitucci ormai è un marchio di fabbrica per una Brindisi che, proprio contro la Virtus, in questa stagione, ha costruito un’impresa. Sotto di venti punti, al PalaPentassuglia, i brindisini sono stati capaci di fermare i bianconeri. Mascolo assicura pericolosità esterne, Harrison sa sempre cosa fare. Così come, sotto canestro, il solido Perkins. Ha numeri e capacità di spaccare le partite Reed. Squadra da prendere con le molle e con un tecnico che ha ancora tanta voglia di stupire nel panorama variegato della pallacanestro italiana. Settima al termine della stagione regolare: 15 vittorie e 15 sconfitte.
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