Precampionato difficile. Brescia e Varese, troppe sconfitte. Mandole: "Dobbiamo difendere»

Strigliata del coach argentino dopo i test con Milano e Trento. Umore contrario per Poeta. "Buoni spunti, ora miglioriamo".

di ALESSANDRO LUIGI MAGGI
8 settembre 2024
Herman Mandole, tecnico di Varese

Herman Mandole, tecnico di Varese

Sconfitte a ripetizione, ma anche due umori totalmente differenti, anche in funzione degli avversari. Brescia e Varese partono entrambe con un obiettivo chiamato salvezza e i primi passi del precampionato vanno in questa direzione. Solo che in casa biancorossa, incassati 222 punti in due gare (con Milano può capitare, ma con Trento...), Herman Mandole alza già la voce. Ci vuole personalità quando ancora si deve mandare a referto la prima panchina ufficiale, ma all’ex assistente di Bialaszewski evidentemente non manca, forte dell’appoggio oggi incondizionato di “sua proprietà“ Luis Scola. "Senza difesa non andremo da nessuna parte; riguarderò la partita per capire meglio cosa è successo, ma subendo 110 punti non si può giocare nel campionato italiano. È un dato di fatto: a chi non piace, meglio che vada via", il testo dello sfogo, che parte da varie considerazioni tattiche. Varese, dall’avvento di Scola, è “piccola“ per scelta. Scattante, veloce in transizione, fatta per colpire nei primi secondi di possesso. È il basket americano che sbarca da queste parti, già perseguito da tanti se non tutti, ma con taglie differenti. Invece Varese in campo ci va con un centro, Akobundu-Ehiogu, e con ali forti per modo di dire, Brown. E di fronte c’erano la squadra più “stazzata“ d’Italia, Milano, e quella che ne segue da questo punto di vista l’esempio, Trento. Difendere insomma è difficile, prodotto di squadra da sviluppare con il passare delle settimane.

Meglio vivere alla giornata, come fa Brescia, che con Milano incassa un 90-63 che soprattutto è 36-14 nel terzo quarto. Peppe Poeta, come con l’Hapoel Gerusalemme (altro ko, sempre alla Secondaria del Forum), mostra ottimismo, riflette sulle prestazioni individuali e sui progressi collettivi. Che paiono esserci: "Buoni spunti su cui lavorare, siamo a tre settimane dall’inizio del campionato e la squadra ha reagito bene muscolarmente e fisicamente alla doppia partita e contro due squadre di altissimo livello, adesso dobbiamo fare un ulteriore passo avanti nelle prossime gare che ci aspettano". Dalle informazioni emerse, bene Amedeo Della Valle, Demetre Rivers e Miro Bilan. Sospiro di sollievo: questa Brescia la devono trascinare loro.

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