Risultati prima giornata Serie A: Trieste sorprende Milano all’esordio, Treviso corsara a Venezia

Come è andato l’avvio del campionato, tutti i resoconti delle partite

di DAVIDE BASELICE -
29 settembre 2024
Trieste-Olimpia Milano

Trieste-Olimpia Milano

Bologna, 29 settembre 2024 – Dopo gli anticipi al sabato, non sono mancate le sorprese nella prima domenica del campionato italiano di serie A. La notizia della giornata arriva dall’Allianz Dome, teatro della vittoria di Trieste nel lunch match contro l’EA7 Milano. La compagine giuliana si impone per 84-78 contro i vincitori della Supercoppa Italiana che, a loro volta, non riescono a rispondere al successo della Virtus Segafredo Bologna sul campo degli Shark Trapani. Sugli scudi ci va uno scatenato Colbey Ross autore di 22 punti uniti a 6 assist. In evidenza anche Markel Brown che chiude con 18 punti con 4/4 da due punti e 3/5 dalla lunga distanza. I padroni di casa partono pigiando il piede sull’acceleratore con lo stesso Brown e Denzel Valentine (ex di giornata insieme a Jeff Brooks) che firmano l’8-2 di partenza. Gli ospiti rispondono trovando la parità sul 12-12 grazie all’asse Mirotic- Shields. La prima frazione si chiude col vantaggio dei lombardi (21-22) prima dei due canestri consecutivi di Leandro Bolmaro che regalano il +4. Gli uomini allenati da Jamion aumentano il tasso di intensità e la mossa risulta vincente perché darà il via al tentativo di fuga sancito dal +7 con cui si andrà alla pausa di metà gara. Al rientro dagli spogliatoi l’EA7 non riesce ad aggiustare le proprie percentuali di tiro. Trieste è lesta ad approfittarne e scava un piccolo solco con Ross e Michele Ruzzier. La reazione milanese è prevedibile: Dimitrijevic riporta a sole sei lunghezze di ritardo lo svantaggio della sua squadra che obbliga gli avversari al timeout. La qualità degli Usa a disposizione di Trieste farà la differenza nel finale di partita. Brooks insaccherà la bomba del +9 che manderà i titoli di coda ad un anticipo di mezzogiorno che è risultato alquanto indigesto alla compagine guidata da Ettore Messina. L’altro risultato a sorpresa di questo turno d’esordio in Lba arriva dal Taliercio di Venezia dove l’Umana Reyer è costretta ad arrendersi al Treviso Basket che fa proprio il derby veneto per 75-78. Un solido Ky Bowmann da 14 punti col 75% coi piedi oltre l’arco guida il roster di Vitucci ad un successo che peserà tanto in ottica classifica nelle future settimane. L’incipit della sfida registra un sostanziale equilibrio con gli orogranata lanciati dalle triple di Wiltjer. I viaggianti riescono a restare in partita facendo affidamento sulla vena offensiva di due elementi di comprovata consolidità come DeAngelo Harrison e Pj Macura. L’ex Tortona creererà fastidio alla retroguardia dei padroni di casa che faticano a contenere un irresistibile Bowman che pesca dal cilindro la bomba del 38-45 con cui si andrà a riposo di metà gara. Nella ripresa la musica non cambia. Treviso è brava a togliere certezze agli avversari che vedono allontanarsi minuto dopo minuto gli avversari abili a costruire ben quindici punti di vantaggio. Il colpo di coda della Reyer con Moretti e Wiltjer produce una reazione fino al -1 nelle battute conclusive. Dalla linea della carità Osvaldas Olisevicius la chiude sul 75-78 consacrando un pomeriggio da sogno.

Netta affermazione per la Germani Brescia che domina letteralmente la Openjobmetis Varese per 118-94. Una partita dove gli attacchi prevalgono nettamente sulle difese e a confermarlo sono ben due dati: le percentuali da due punti tra le sfidanti (58.7% della Leonessa contro il 64.7% dei prealpini) e la statistica dai 6.75 metri per la truppa di Peppe Poeta che colleziona un 52.4%.  Mvp dell’incontro è stato un superlativo Miro Bilan che timbra il cartellino con 25 punti, 12 punti e 6 assist. Dall’altra parte Nico Mannion riesce a fare addirittura meglio con 31 alla voce dei punti realizzati. Altra curiosità è lo stesso numero di bombe insaccate sia da Amedeo Della Valle sia da Demetre Rivers: 4/6 per entrambi. Brescia è brava a punire una difesa varesina molto permissiva tanto da concedere ben novantatre punti dopo tre quarti di gioco. Decisivo il parziale della terza frazione che ha premiato la Germani per 36-23. Più combattuta, invece, il duello fra la Bertram Tortona e la Vanoli Cremona coi piemontesi che la spunteranno soltanto nelle battute finali per 80-68. Parte dunque col piede giusto il team di Walter De Raffaele, confermato dopo essere arrivato a metà della scorsa stagione, che ringrazia l’ottima prestazione offerta da Ismael Kamagate: 23 punti e 9 rimbalzi catturati per l’ex Olimpia che si fa immediatamente sentire nel pitturato in avvio di match quando i bianconeri vanno avanti sul 9-5. Cremona riesce a pareggiare i conti sul 27-27 prima di un nuovo tentativo di allungo sul 43-35 che porta la firma di Tommy Kuhse. Tortona fatica a scavare il solco decisivo anche per bravuta del team di Cavina che obbligherà Baldasso e soci al 50-50. Proprio la guardia ex Virtus Roma e Christian Vital (il migliore con 16 punti) cercano nuovamente di dare la spallata fatale. Un break di 8-2 nella quarta frazione chiuderà il discorso con la Vanoli, cui non basta Booth (15), costretta ad alzare bandiera bianca. Nel posticipo del PalaEstra Pistoia ha la meglio sul Napoli Basket per 88-82, ribaltando il pronostico della vigilia. Silins (22) e Forrest (19) mettono lo sgambetto ai partenopei cui non bastano ben sei uomini in doppia cifra (top scorer è Leonardo Totè con 14). Pessimo l’esordio di Eric Pashall che chiude con una virgola in diciannove minuti di impiego salutando anzitempo l’incontro nella terza frazione. I campani disputano un pessimo primo tempo in cui i toscani toccano il +13 con Rowan. Nel secondo tempo, complice un calo offensivo dei locali, Manning Jr riporta Napoli sul 66-63. Williams si fa sentire a rimbalzo d’attacco con tre tap-in di fila così come è prezioso l’apporto di Silins con cinque punti che valgono il +8 ed una ipoteca su questa prima affermazione stagionale. Napoli tenterà il tutto per tutto con Kevin Pangos ma sarà troppo tardi per evitare la battuta d’arresto.

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