Trasferta amara ad Atene. Milano, troppi alti e bassi. L’Olympiacos non perdona

La squadra di Messina avanti soltanto una volta nel corso del primo quarto. Padroni di casa trascinati da Vezenkov e dalla difesa. Male Shields e Mirotic.

di SANDRO PUGLIESE -
16 ottobre 2024
Milano, troppi alti e bassi. L’Olympiacos non perdona

Un tentativo a canestro di Nenad Dimitrijevic nella sfida di ieri ad Atene tra Olympiacos e Milano sotto gli occhi di Ettore Messina

Niente da fare per l’Olimpia Milano nella trasferta greca sul parquet dell’Olympiacos Pireo, chiusa con la sconfitta 89-68. Nel palasport “gemello“ del vecchio palazzone di San Siro i milanesi non ritrovano gli antichi fasti, pagano a caro prezzo un primo tempo sciagurato in attacco (7/27 da 2) e mettono la testa avanti per una sola azione in 40’. Senza canestri diventa complicato per l’Armani potersi confrontare contro una delle favorite della competizione, 2/9 dal campo per Mirotic, 2/7 per Shields, 2/10 per Dimitrijevic. Così diventa impossibile. La nota migliore, al di là di qualche rara folata di squadra, ha il nome di Ousmane Diop che alla sua prima vera trasferta di Eurolega torna a casa con 14 punti (6/9 da 2) e 4 rimbalzi, proseguendo il buon lavoro messo in mostra con Parigi. Il leader, ancora una volta, è Zach LeDay che ne firma 16 (4/7 da 2, 1/1 da 3 e 5/6 ai liberi). Per capitan Ricci 3/4 da 3 nel buono sprazzo di inizio 3° periodo.

Bastano i primi 120 secondi per comprendere come finirà la sfida del Pireo. Vezenkov prima, Fall e Fournier poco dopo costruiscono subito il 9-2 che indirizza la gara. Dopo essere andata sotto di 10, improvvisamente l’Olimpia si accende con i rientranti Causeur e Bolmaro che addirittura sorpassano con due triple filate per il 16-17 al 9’, ma basta un altro minuto per rovinare tutto lasciando di nuovo campo libero ai “reds“ per il 23-17 di fine 1° periodo. Milano non sbanda subito grazie a LeDay (23-22), ma lo fa poco dopo lasciando ancora troppo gioco in transizione ai padroni di casa che allungano sul 33-24 con i canestri di Vezenkov. All’intervallo l’Olympiacos tocca anche la doppia cifra di vantaggio con il canestro sulla sirena di McKissic per il 39-27 con Milano che non segna praticamente mai e la coppia Shields-Mirotic limitata a solo 3 punti.

Non sembra cambiare la musica nella ripresa, anzi, perchè i greci toccano il +15 (45-30) e invece nel momento più duro arriva una risposta da 0-11 di break che riaccende la gara con le triple di Ricci (45-41 al 25’). La risposta dei padroni di casa arriva di nuovo con una difesa di ferro, così Fournier riporta i suoi a +15 in un amen (59-44). Nell’ultimo periodo l’Olympiacos vola via definitivamente perchè Milano continua a litigare con il canestro. Così arriva anche un ingeneroso -21 (80-59 al 37’) con la bomba di Vildoza, mentre l’EA7 inizia a risparmiare le energie. Non c’è tempo per pensare troppo alla gara di Atene, domani l’Armani sarà di nuovo in campo, contro lo Zalgiris Kaunas, provando a sfruttare il fattore campo dell’Unipol Forum in quello che sarà uno scontro diretto, paradossalmente ben più importante della gara appena persa al Pireo.

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