Va in scena il derby della verità. Brescia deve rialzare subito la testa. Milano vuole il pass per le Final Eigth
Palla a due alle 17 al PalaLeonessa per la gara dagli obiettivi importanti per entrambe le squadre. Sotto i riflettori Amedeo Della Valle, il leader della Germani ha giocato una stagione e mezza all’Olimpia.
di Alessandro Luigi Maggi
Grande pomeriggio al PalaLeonessa dove alle ore 17 è in programma il derby lombardo ormai più illustre del nostro basket. La capolista Germani Brescia ospita l’Olimpia Milano per la quarantaseiesima sfida tra le due squadre. 13-8 il bilancio all’ombra del Cidneo. I padroni di casa cercano un primo successo di prestigio dopo i due ko con la Virtus e quello di settimana scorsa con la Reyer Venezia, i biancorossi vogliono continuità e un successo che cancellerebbero i dubbi su una clamorosa assenza dalle prossime Final Eight di Coppa Italia a Torino. Obiettivo particolare, ovviamente, per Amedeo Della Valle. Il leader dei bresciani ha giocato una stagione e mezza a Milano, trovando poco spazio con Simone Pianigiani, ma ritagliandosi anche minuti di prestigio in EuroLeague con Ettore Messina fino alla sospensione forzata della stagione per la pandemia.
Come sempre molto lucida la lettura di coach Alessandro Magro: "Torniamo a giocare in casa e lo facciamo per l’ultima volta nel 2023, e non potevamo chiedere per una partita migliore. Sarà tutto esaurito ed è un piacere dopo un percorso dove abbiamo portato sempre più gente a palazzo ed è uno degli obiettivi che il club aveva - la voglia di riscatto è importante - Veniamo da una sconfitta in trasferta, e da una partita non giocata sui livelli ai quali eravamo abituati. Abbiamo diverse colpe in questo e vogliamo riscattarci subito e vogliamo provare a farlo contro una delle big del campionato. La classifica di Milano è frutto di tutti i problemi che hanno avuto, hanno fatto fatica a trovare la loro chimica, cambiando giocatori in ruoli importanti".
L’Olimpia è cresciuta infatti nelle difficoltà: "Alla vigilia della partita col Baskonia hanno perso un pezzo importante come Shields, che finora ha dato il suo enorme contributo in entrambe le competizioni sia in attacco che in difesa. Però è una squadra composta da giocatori esperti e che ha dimostrato di metterci un enorme cuore come nella sfida di ieri sera. Con l’assenza di Shields hanno giocato con 3 lunghi, e forse hanno trovato le miglior prove stagionali di Voigtmann e Melli". Da notare come i due lunghi abbiamo giocato insieme nei ruoli di "ali", con un centro sotto il ferro, creando un quintetto di taglia enorme.
"Non possiamo non parlare di Hines, che come Dunston a Bologna, continuano nonostante l’età e il minutaggio che deve essere dosato, ad essere due professori di pallacanestro. Credo sarà una partita in cui noi dovremo cercare di mettere più energia possibile sperando che Milano possa avere un po’ velocemente il serbatoio della benzina scarico". In casa Olimpia Milano tiene ovviamente banco la situazione infortunati dopo il clamoroso (viste le assenze) successo con il Baskonia di giovedì sera. Shavon Shields si è fermato per un mese, riempendo un’infermeria che non conoscerà modifiche in questo epilogo di 2023 per i vari Mirotic, Lo e Ricci. Ceduto Kevin Pangos al Valencia, sarà invece della contesa Shabazz Napier, alla seconda uscita in LBA dopo lo splendido esordio contro Cremona. In attesa di mettere piede in campo anche in EuroLeague il 2 gennaio, l’ex Stella Rossa guiderà una pattuglia stranieri che conterà anche su Devon Hall, Ismael Kamagate, Johannes Voigtmann e due tra l’acciaccato Billy Baron, Alex Poythress e Kyle Hines. Quest’ultimo, inizialmente schierato solo in EuroLeague, ha trovato via via spazio anche nelle ultime gare di LBA, e la sua prestazione contro il Baskonia è stata giudicata "impressionante" da Ettore Messina, che ha rimarcato: "La squadra è sua, di Melli, di Shields, e se ne stanno prendendo cura".
"Stanno giocando a un livello molto alto dall’inizio della stagione, soprattutto in casa, su entrambe le parti del campo - il commento di Mario Fioretti, storico assistente biancorosso - Giocare con poco riposo è impegnativo. Chiediamo ai ragazzi di avere energia fisica e mentale per essere pronti per la partita".
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