La Virtus Bologna sbarra la strada a Milano. La finale scudetto di basket va a gara 7

Messi con le spalle al muro, i bianconeri della Segafredo battono 85-66 l'EA7 e si guadagnano la "bella". Si decide tutto venerdì ad Assago

di MATTEO AIROLDI
21 giugno 2023

Virtus Segafredo Bologna-EA7 Emporio Armani Milano (Foto Ciamillo-Castoria)

Bologna, 21 giugno 2023 – La Virtus Segafredo Bologna sbarra la strada all’EA7 Armani Milano e, battendola con un perentorio 85-66, annulla il match point scudetto a sua disposizione. La serie delle finali va così a gara 7, che si giocherà venerdì al Mediolanum Forum. Messi con le spalle al muro dopo il ko patito in gara 5, i bianconeri hanno sfoderato una prestazione di grande solidità e intensità e hanno comandato il match di fatto per tutto l’arco della gara, dominandolo sul piano dell’intensità e dell’atteggiamento. Gli uomini di Scariolo hanno costruito questo preziosissimo successo partendo da una difesa che ha tenuto Milano a soli 66 punti segnati, imbrigliando un attacco ospite che ha tirato con il 44% da due e il 33% dall’arco dei tre punti. Anche sul fronte offensivo, però, è stata decisamente eccellente la prestazione degli uomini di Scariolo, capaci di portare ben cinque giocatori in doppia cifra, guidati da Daniel Hackett e Isaia Cordinier, autori di 13 punti a testa. Gara di rincorsa invece per Milano, che è stata stritolata dalla pressione difensiva bianconera e non ha mai trovato la giusta fluidità finendo per abusare del tiro da tre, che però non ha pagato buoni dividendi, e crollando definitivamente Nel quarto quarto. In casa biancorossa gli unici a chiudere in doppia cifra sono stati Nicolò Melli e Johannes Voigtmann, che hanno chiuso con un bottino di 11 punti a testa.

La gara

Milano ripropone il quintetto con Datome, Voigtmann e Melli contemporaneamente in campo e proprio con il centro azzurro e il tiro da fuori di Datome riesce a rispondere al buon avvio della Segafredo che, grazie a una buona circolazione di palla e a uno Shengelia ritrovato dopo una gara 5 sottotono, trova buoni canestri (13-13). Con il passare dei minuti, i padroni di casa alzano la pressione difensiva e mandano a bersaglio il +5 sulla schiacciata in contropiede di Cordinier (20-15). Milano incassa, regge l’urto e, grazie ai contributi in uscita dalla panchina di Hines e Baron, mette la freccia del sorpasso per poi piazzare addirittura il mini-allungo in chiusura di quarto con Voigtmann che prima risponde a Teodosic schiacciando a canestro e successivamente da metà campo pesca allo scadere la tripla – la quinta su otto tentativi nei primi 10’ dei biancorossi – del 23-27. La mini-pausa giova agli uomini di Scariolo che riordinano le idee e al ritorno in campo mettono a segno un 7-0 che ferma la corsa meneghina (30-27). Approfittando di qualche disattenzione difensiva bianconera e puntando sul tiro da fuori (5/11 dai 6.75 metri nei primi 20’) e sui rimbalzi d’attacco, l’EA7 riesce a restare in scia: l’Olimpia non va però oltre il -2, perché la Virtus, nonostante un Teodosic in panchina con tre falli a carico, torna ad alzare i ritmi e chiudere l’area spingendosi con le stilettate dall’arco di Ojeleye e Cordinier fino al +8 (45-37), diventato +6 (49-43) al suono della sirena di metà gara. In uscita dagli spogliatoi la Virtus accetta ancora di concedere qualche spazio in più sul perimetro agli avversari, ma protegge bene l’area e così riesce a toccare il primo vantaggio in doppia cifra della serata sull’entrata vincente di Hackett a 6’46” dalla terza sirena (56-46). Con il passare dei minuti, l’intensità resta alta ma si abbassano le percentuali al tiro degli attacchi si abbassano: a pagarne il prezzo più caro è la Virtus, perché è Milano a ritrovare la via del canestro con un po’ di continuità e a riportarsi a un solo possesso di distanza dalla Virtus grazie ai guizzi di Baron e Napier (60-57). L’aggancio biancorosso però non arriva: nel momento di maggior bisogno, infatti, Bologna si sblocca con un 5-0 e riprende quota chiudendo la terza frazione a +8 (67-59). Le polveri degli attacchi si bagnano in un avvio di quarto quarto in cui si segna con il contagocce: una situazione che indubbiamente giova ai padroni di casa, che pur senza strafare volano a +12 al culmine di un digiuno biancorosso durato quasi 5’ (71-59). La spallata decisiva è dietro l’angolo e arriva quando Bologna piazza un 5-0 firmato da Belinelli e Cordinier, che fanno volare le “Vu nere” a +16 e danno il ko del ko a una Milano che, contrariamente a quanto successo in gara 4, non riesce più a rialzare la testa nei minuti finali e addirittura scivola a -20 alzando anzitempo bandiera bianca.

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