Alti e bassi Alla Virtus ora serve più equilibrio
Serie A Positiva la vittoria con Pistoia, ma in tanti sono in ritardo di condizione. Intanto la società chiede a Cacok di rinegoziare il contratto
Nelle prime cinque partite ufficiali di questa nuova stagione la Virtus ha vinto con Napoli, Trapani e Pistoia e ha perso con Milano ed Efes. Una conclusione affrettata potrebbe portare a dire che in questo momento la V nera è già attrezzata per affrontare gli impegni di campionato, ma le manca ancora qualcosa per raggiungere il livello richiesto in Eurolega. La realtà è molto più articolata e non può prescindere dal dire che in questo momento la squadra non è una squadra e quello che manca non è tanto lo spirito di unità, bensì uno stato di forma omogeneo. Ci sono giocatori che hanno raggiunto la giusta condizione fisica, mentre altri sono in ritardo. Fa eccezione Isaia Cordinier che è quello più in palla avendo partecipato alle Olimpiadi ed essendosi presentato ad agosto con l’unica necessità di sistemare gli acciacchi che aveva accumulato nei mesi estivi. Avere elementi che vanno a velocità diverse mette coach Luca Banchi in una situazione non invidiabile e spiega perché il suo gruppo ha delle impennate brillanti e dei conseguenti cali di tensione indipendentemente dalla forza degli avversari.
In questa situazione non è facile mettere in campo un quintetto che risponda a due esigenze: nell’immediato vincere le partite e comunque gestire le forze in previsione di un’agenda che è densa di impegni. La distanza tra la gara con l’Efes e quella con Pistoia è stata di 48 ore e lo stesso l’intervallo di tempo ci sarà tra quella di giovedì a Lione contro il Villeurbanne e quella di sabato a Venezia. Se si fa giocare troppo chi è in forma si rischia che il suo serbatoio vada in riserva, se si tiene in campo chi non ha ancora accumulato abbastanza energie diventa praticamente impossibile ottenere il successo. Non è un segreto che la preparazione precampionato sia stata incidentata da una serie di infortuni e stop imprevisti e che sia questa la natura di questo ritardo, ma ora che la barca inizia a essere in mezzo al mare bisogna trovare il modo di farla navigare in acque tranquille. Il club per il momento non cercherà sul mercato il sostituto di Devontae Cacok (la società ha mandato una lettera in cui chiede al giocatore di rinegoziare il contratto) avendo visto in Momo Diouf un giovane giocatore in grado di reggere anche il livello dell’Eurolega sfruttando l’esperienza di chi gli gioca vicino.
L’impressione è che tutto dipenda da quando ci metterà Will Clyburn a inserirsi in questo gruppo garantendo una buona autonomia sapendo che l’età media del trio di esterni composta da Marco Belinelli, Clyburn e Daniel Hackett è di 36 anni esatti e che non essendo più dei giovanotti andranno comunque gestiti lungo tutto l’arco della stagione. Per averlo sempre fresco bisogna far giocare con il contagocce anche Toko Shengelia. Banchi lo ha fatto riposare nell’impegno con Trapani e la V nera ha rischiato di lasciarci le penne essendo il georgiano un elemento imprescindibile. La partita di Lione assume già un importante peso specifico per una squadra che volendo raggiungere i playoff continentali, deve evitare il secondo capitombolo consecutivo.
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