Banchi regala equilibrio. "Virtus, stagione unica. Spero si concluda al top»

Il tecnico: "Abbiamo vissuto spesso di eccessi, nel bene e nel male. C’è stata la possibilità di confrontarsi con i migliori: ora sotto con Milano".

di MASSIMO SELLERI -
5 giugno 2024
"Virtus, stagione unica. Spero si concluda al top"

"Virtus, stagione unica. Spero si concluda al top"

Quella di domani sarà la sesta sfida stagionale tra Virtus e Milano. Parte, così, la finale tra due formazioni che, pur conoscendosi bene, hanno dato vita a partite molto diverse tra loro.

"Entrambe le squadre hanno in organico giocatori che si possano rivelare protagonisti – spiega Luca Banchi –. Questo è un momento particolare dove bisogna saper cavalcare l’attimo e il momento. Questa unicità ti aiuta molto perché il livello di attenzione è più alto".

Nel raccontare come la squadra si sta avvicinando a questa finale il tecnico, da buon toscano, la mette sul piano dell’ironia, lasciando intendere come i pensieri siano tutti finalizzati su quelle questioni che sono sotto il suo controllo.

"Se mi chiedete quale giocatore toglierei ai nostri avversari risponderei nessuno, anzi li voglio tutti in forma. Battute a parte loro hanno profondità nell’organico, organizzazione di gioco sulle due metà campo e una guida tecnica di altissimo profilo".

Per Bologna questa finale è una sorta di impresa. E’ vero che la Virtus ha il secondo budget, ma a qualche settimana dall’inizio del campionato vi è stato un cambio nella guida tecnica con l’arrivo dell’allenatore grossetano che ha lavorato con un gruppo non costruito da lui.

"Si è vissuto spesso di eccessi e questi eccessi spesso finiscono per deteriorare le nostre certezze, sia quando c’è un eccesso di esaltazione davanti a vittorie anche importanti che abbiamo avuto, sia nei momenti di una sconfitta dove onestamente questo ambiente reagisce con degli eccessi che possono penalizzarci e il mio lavoro è quello di essere un equilibratore. Questa mia avventura con la Virtus ha una sua unicità e specificità e spero che si concluda nel modo migliore possibile, ma è già stata una stagione fantastica".

Parole che lasciano intendere come la permanenza di Banchi sia legata alla possibilità di avere voce in capitolo sulla costruzione della squadra futura. In ogni caso i risultati di quest’anno sono arrivati grazie al contributo e la leadership di Belinelli e Shengelia.

"Toko si sta portando dietro gli strascichi di una condizione approssimativa che sono anche il frutto di tanti piccoli acciacchi spesso arrivati proprio nel momento del massimo rendimento. Marco non è necessariamente loquace, ma riconosco nei suoi comportamenti il carisma di chi è un punto di riferimento per gli altri. E’ un’eccellenza e come tale si fa riconoscere. Lo vedo sempre a fianco dei compagni, ha la forza per poter approcciare un grande campione come Dunston o lo stesso Shengelia oppure un giovane della squadra".

Infine la dimensione della stanchezza. Sia Milano che la Virtus hanno giocato un doppio campionato tra Italia e Europa.

"In realtà siamo la squadra che ha giocato e che giocherà più partite di tutte. Per me, per il mio staff e per i miei collaboratori e per chi lavora per cercare di tenere a regime questa squadra è stato un carico di lavoro impressionante e spesse volte è andato a danno del nostro riposo e del nostro sonno. Manca il tempo, ma soprattutto ci sono tanti pensieri e non sempre sono legati al valore degli avversari che è assoluto a prescindere perché abbiamo il privilegio di giocare ai massimi livelli e contro le migliori squadre sia a livello nazionale che internazionale".

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