Baraldi chiude le porte al Pana "Shengelia resta alla Virtus"
In una nota sul sito bianconero il ceo smentisce l’imminente cessione del georgiano in Grecia

Baraldi chiude le porte al Pana "Shengelia resta alla Virtus"
di Massimo Selleri
Toko Shengelia vestirà la maglia della Virtus anche nella stagione 202324. A rivelarlo è il ceo bianconero Luca Baraldi in una nota del club. "In merito a quanto emerso relativamente alla posizione di Toko Shengelia – si legge nel comunicato - riteniamo opportuno precisare che il giocatore non è sul mercato e non è mai stata trattata una sua cessione con altri club. Confermiamo che Toko, in relazione al contratto in essere, farà parte del roster di Virtus Segafredo Bologna anche nella prossima stagione".
Per la verità era stato lo stesso Baraldi a dichiarare in diversi sedi che nessun giocatore doveva considerarsi incedibile, ma che tutto aveva un prezzo. La realtà è che a differenza della situazione di Semi Ojeleye, dove il Valencia si è presentato con dei soldi veri e non con delle chiacchiere, il Panathinaikos fin dall’inizio aveva fatto presente che non avrebbe versato alcun buyout per il lungo georgiano, e che spettava al giocatore vedersela per il club per la rescissione del suo contratto. A queste condizioni la trattativa non è neppure iniziata: la Segafredo si ritrova ora con un contratto che incide notevolmente sul budget e allo stesso tempo, però, potrà contare su un elemento che a questi livelli fa la differenza. A patto che non lo si utilizzi oltre i suoi limiti e non lo si prenda per stanchezza.
Questo è stato il problema che ha appesantito Shengelia durante la finale scudetto e che, almeno sulla carta, non dovrebbe verificarsi nella prossima stagione dato che la squadra è stata costruita con un maggior equilibrio nei ruoli tra italiani e stranieri e con talento più diffuso, anche se sicuramente inferiore.
La conferma del 21 numero bianconero e la mancata partenza di Iffe Lundberg probabilmente blindano il mercato Virtus anche perché una delle parole d’ordine che aleggia attorno alla palestra Porelli è ridimensionamento. Il taglio al budget è in parte obbligatorio dato che l’assegnazione di una licenza di Eurolega impone comunque il rispetto del fairplay finanziario e in parte voluto dato che in Italia Milano sembra irraggiungibile sul piano degli investimenti, per cui per provare a fargli lo sgambetto bisogna provare ad avere qualche buona idea e sperare che siano i meneghini ad inciampare in qualche errore.
Probabilmente il club è entrato in una fase di transizione, con l’attuale presidente e socio di maggioranza Massimo Zanetti che più volte ha dichiarato che la sua esperienza non sarebbe stata eterna e che prima o poi avrebbe passato il testimone. L’ingresso in società di Carlo Gherardi, il fondatore Cribis, era stato letto come un segnale che le cose stiano andando in questa direzione ed ora non resta che vedere se gli altri soci che si erano detti pronti ad entrare lo faranno veramente o se si trattava solo di voci.
Nel frattempo la squadra che affronterà la prossima stagione, potendo contare su Marco Belinelli, Daniel Hackett e Toko Shenghelia, è meno scarsa di quanto sostengono alcuni leoni da tastiera che ruggiscono sui social network.
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