Basket, finali scudetto: Milano sbanca la Segafredo Arena 86-75 dopo un overtime

Spinta da Shields e Napier, l'Olimpia si prende gara 1 e strappa ai bianconeri il vantaggio del fattoore campo

di MATTEO AIROLDI -
6 giugno 2024
Nikola Mirotic

Nikola Mirotic

Bologna, 6 giugno 2024 – Cominciano con il botto le finali scudetto di Serie A di basket. L’EA7 Emporio Armani Milano sbanca infatti la Segafredo Arena 86-75 dopo un supplementare e si prende gara 1 strappando subito il vantaggio del fattore campo ai felsinei. Un successo figlio della grande resilienza dell’Olimpia, che ha saputo cambiare nettamente passo dopo un primo tempo decisamente sottotono, chiuso con soli 25 punti all’attivo e il 28% al tiro: nella terza frazione è infatti arrivato un 29-15 ispirato da una difesa salita esponenzialmente di colpi e dai canestri di Napier e Shavon Shields, che hanno proiettato Milano a +6 a 10’ dal termine dei regolamentari. La Virtus, pur faticando, ha saputo resistere e, sul +3 a 34” dalla fine, è stata beffata dalla bomba di Napier che ha mandato il match al supplementare, nel quale l’Olimpia, con un break di 18-5 ha avuto la forza di piazzare il colpo di reni vincente, sospinta dalle stilettate dall’arco di uno scatenato Shields, autentico mattatore della gara con 25 punti (erano soltanto 3 dopo i primi 20’) e un chirurgico 6/7 nel tiro da tre punti. A dargli man forte ci hanno pensato Shabazz Napier, il più incisivo dei suoi nel primo tempo e autore di 21 punti, e da Devon Hall (18 punti). In casa Virtus, che si è vista sfuggire la gara dopo aver toccato anche il +11, non sono invece bastati i 16 punti e 8 rimbalzi di Toko Shengelia.  

La cronaca

Sono le difese a prevalere in un avvio di gara in cui gli attacchi sembrano invece avere le polveri un po’ bagnate: in particolare quello di Milano, che sbaglia cinque delle prime otto conclusioni da due tentate e getta alle ortiche tre palloni. Errori di cui la Virtus sa approfittare, imbastendo, grazie ai canestri portati in cascina da Belinelli, Shengelia e Cordinirer, il primo tentativo di fuga (18-9). L’EA7 incassa e cerca comunque di restare in scia con cinque punti ravvicinati del duo Napier-Hall, finendo per chiudere la frazione d’apertura con cinque lunghezze di ritardo (19-14). Nonostante il timido riavvicinamento biancorosso in chiusura di quarto, la differenza di energia in favore di Bologna resta piuttosto netta anche nelle battute iniziali di seconda frazione e, grazie alle triple di Abass e di un Shengelia dominante (12 punti nei primi 20’), il vantaggio in favore dei bianconeri si spinge fino alla prima doppia cifra della serata (25-14). Dall’altra parte, l’Olimpia continua ad avere lampanti difficoltà nel costruire gioco e a trovare buone percentuali al tiro (6/22 dal campo nei primi 15’), sbanda di nuovo pericolosamente e deve aggrapparsi alle individualità di Melli, Shields e Hines per riportarsi a tre possessi di distanza da una Virtus che non approfitta al massimo dei problemi dell’avversaria e rientra negli spogliatoi con soli otto punti di vantaggio (33-25). Al ritorno sul parquet arriva il più deciso e convinto il tentativo dell’EA7 di cambiare passo, che parte ancora una volta dalle mani di Shabazz Napier, il quale segna cinque punti di fila mandando a bersaglio la seconda tripla dell’Olimpia (1/9 dai 6.75 metri nei 20’ iniziali) e riportando i suoi a -3 (33-30). Cordiner prova a respingere l’assalto replicando con la stessa moneta, ma l’EA7 resta abbarbicata al match grazie alla difesa e corona il suo inseguimento pareggiando prima i conti con l’incursione in area di Hall e poi trovando il suo primo vantaggio grazie alla bomba mandata a bersaglio da Shields (33-36), al culmine di un 14-3 di parziale biancorosso. Dopo un primo tempo opaco, il danese si accende e inizia a martellare il canestro avversario dalla distanza firmando, proprio con una tripla allo scadere, il +6 esterno a 10’ dalla fine (48-54). La Segafredo arranca ma non crolla e, nonostante le percentuali al tiro calate drasticamente, piazza un 5-0 sull’asse Belinelli-Lundberg che la riporta a -1 (53-54). La sfida sale così ulteriormente di colpi, con Milano che detta il passo replicando con le triple di Napier e Hall e catturando rimbalzi preziosi. Nel momento di massima difficoltà, però, la Virtus ha il merito di saper stringere i denti, riportandosi in un amen dal -4 al +1 con cinque punti ravvicinati di Shengelia e Lundberg (62-61). Ne nasce così un serrato testa a testa finale: Cordinier firma con tre punti ravvicinati il +3 bianconero, ma a 33.8” dalla fine arriva la tripla del pari di Napier. Lundberg, sul ribaltamento di fronte, manca il controsorpasso dal cuore dell’area e lo stesso fanno successivamente Napier e Cordinier (all’ultimo respiro), mandando quindi il match all’overtime. A partire decisamente meglio nei 5’ finali è l’EA7 che piazza subito un 11-2 grazie a Melli e a tre triple di Shields (70-79). È la svolta del match, perché stavolta la Segafredo non riesce più a riaprire i giochi e deve alzare bandiera bianca perdendo il vantaggio del fattore campo.

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