Che tris La Virtus chiude la settimana perfetta

Batte pure Sassari nell’ultima partita stagionale al PalaDozza. Abass e Lundberg danno il loro contributo, primato in classifica

di MASSIMO SELLERI -
23 ottobre 2023
Che tris La Virtus chiude la settimana perfetta

Che tris La Virtus chiude la settimana perfetta

VIRTUS

80

DINAMO SASSARI

66

VIRTUS : Cordinier 9, Lundberg 10, Belinelli ne, Pajola 8, Smith 13, Mascolo, Cacok 2, Shengelia 10, Hackett 4, Menalo, Mickey 10, Abass 14. All. Banchi.

DINAMO SASSARI: Cappelletti 7, Pisano ne, Treier 11, Tyree 7, Kruslin 7, Whittaker 9, Raspino ne, Gentile 2, Diop 11, Gombauld 6, Mckinnie 4, Charalampopoulos 2. All. Bucchi.

Arbitri: Mazzoni, Grigioni, Valleriani.

Note: parziali: 18-20; 45-35; 64-50. Tiri da due: Bologna 1629; Sassari 2043. Tiri da tre: 923; 517. Tiri liberi: 2125; 1113. Rimbalzi: 39; 23.

Quarto sigillo consecutivo in campionato per una Virtus che con questo successo mantiene la vetta della classifica in coabitazione con Venezia e Brescia. La gara è fortemente condizionata dalle fatiche di coppa, un fattore che interessa anche i sardi, e non è un caso che la Segafredo abbia risposte importanti da Abi Abass, che venerdì contro la Stella Rossa non ha toccato il parquet, e da Jalen Smith che è stato gettato nella mischia per poco tempo. Se in questa gara si voleva studiare quanto la squadra fosse capace di giocare quattro partite in otto giorni, allora l’esame è completamente superato, tenendo presente che il capitano Marco Belinelli è andato a referto solo per raggiungere il quorum dei sei giocatori di formazione italiana e che Ognjen Dobric e Bryan Dunston sono rimasti in borghese insieme ad Achille Polonara. Questa promozione dà l’idea che i bianconeri abbiano la forza di portare a casa le partite anche quando non sono brillanti, appoggiandosi comunque all’inossidabile Toko Shengelia. La gara in sé è una vera altalena con gli ospiti che cercando subito di far correre gli avversari portandosi sullo 0-6 e con i padroni di casa che hanno bisogno di qualche passaggio a vuoto prima di ragionare.

Arriva il + 11 (42-31) in un incontro che procede a strappi dato che i due allenatori hanno la necessità di dosare i minuti di chi pur giocando bene non avrebbe la benzina di arrivare fino in fondo. La Virtus chiude il terzo quarto sul +14 con la Dinamo che ricuce fino al -8 (68-60). A quel punto gioca un ruolo decisivo Iffe Lundberg aprendo la strada a quel + 16 (78-62) che sarà il massimo divario tra le due squadre. Restano da giocare 2’, ma l’unica cosa che emoziona sono gli applausi che la V nera riceve dal pubblico del PalaDozza in quella che è l’ultima partita della stagione in Piazza Azzarita. Miglior congedo dallo storico impianto la formazione allenata da Banchi non poteva ottenere. Da novembre il campo di casa sarà la Segafredo Arena allestita nei padiglioni della Fiera.

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