Fascino Virtus. Storia e maglie nel solco della tradizione

Serie A Presentate le nuove canotte per l’Eurolega. In casa i ragazzi di Banchi vestiranno in nero.

di MASSIMO SELLERI -
19 settembre 2024
Storia e maglie nel solco della tradizione

Will Clyburn, 34 anni, sarà una delle stelle designate di una Virtus che cercherà di migliore la stagione passata (Ciamillo)

Svelata ieri la nuova maglia con cui la Virtus affronterà l’Eurolega. Targata Adidas, la canotta richiama il logo dell’impresa multinazionale tedesca che dal 1949 si occupa di abbigliamento sportivo vestendo anche le principali realtà nelle diverse discipline.

La formazione allenata da Luca Banchi giocherà con il colore nero in casa e con quello bianco in trasferta con le tre righe verticali su entrambi i lati che saranno bianche sotto le Due Torri e nere lontano da Bologna.

Restano le tinte classiche che da sempre contraddistinguono il club virtussino, cosa non banale quando si parla di innovazione.

Stando a quelle che sono le direttive dell’Eca il logo è ben visibile ed è in forte risalto anche il nome della società, a dimostrazione di quanto si sia voluto mantenere la tradizione.

Un aspetto importante per il popolo bianconero che in passato ha espresso il suo disappunto quando il simbolo della V nera si confondeva con quello dei vari sponsor.

La squadra si sta preparando alla semifinale di Supercoppa che si disputerà sabato e che vedrà la Segafredo affrontare Napoli.

Banchi continua a fare il conto con le assenze, Isaia Cordinier prosegue nel lavoro differenziato precauzionale e se da un lato Andrejs Grazulis ha iniziato ad allenarsi con i nuovi compagni dopo aver finalmente superato l’infortunio al ginocchio sinistro che lo aveva fermato lo scorso marzo, resta l’indisponibilità di Devontae Cacok.

Il rientro del centro statunitense probabilmente slitterà di qualche settimana creando non poche difficoltà soprattutto nei primi impegni di Eurolega.

Bisognerà armarsi di pazienza perché al momento non c’è l’intenzione di rivolgersi al mercato per cercare una soluzione alternativa, anche se il direttore generale Paolo Ronci sta monitorando le eventuali possibilità.

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