Il tecnico rimprovera la squadra: "Meglio nella ripresa, ma non è bastato». Ivanovic: "Approccio sbagliato. Sarebbe servito un inizio più duro»

KAUNAS (Lituania) In Eurolega i blackout non sono consentiti. Questa è la morale che arriva dopo l’ennesima gara in cui...

di MASSIMO SELLERI
16 gennaio 2025
Alessandro Pajola, 25 anni (Ciamillo)

Alessandro Pajola, 25 anni (Ciamillo)

KAUNAS (Lituania) In Eurolega i blackout non sono consentiti. Questa è la morale che arriva dopo l’ennesima gara in cui la Virtus ha mostrato due facce quasi opposte passando dall’impalpabile all’essere una squadra che può giocarsela con tutti. Le giustificazioni non mancano perché la V nera non ha un roster così assortito da poter fare a meno di un elemento come Will Clyburn, ma nella sua analisi post partita Dusko Ivanovic non cerca alibi, valorizzando e stigmatizzando quello che la sua formazione è riuscita a produrre sul campo.

"Complimenti allo Zalgiris – spiega –, che ha giocato meglio i primi dieci minuti, con più energia, e questo ha deciso la partita. Quando abbiamo preparato la partita avevo detto che avremmo dovuto giocare duri, invece siamo partiti troppo soft. Nel secondo tempo non siamo andati male, ma non è bastato".

In attesa di capire quando rientrerà effettivamente Ante Zizic, ieri il lungo croato era a referto ma non è andato in campo, serve un esterno tiratore come ormai viene detto o scritto in tutte le salse. E’ vero che da questa Eurolega non ci si aspetta più nulla, ma chiuderla in maniera dignitosa allargando il budget darebbe un segnale all’Eca che c’è la volontà di investire per rimanere nella massima competizione continentale. La palla è tutta nelle mani della proprietà che deve decidere che cosa fare anche per quei tanti tifosi che a luglio si sono abbonati a scatola chiusa dando fiducia all’operato del club e che ora si aspettano una seconda parte di stagione migliore della prima.

m. s.

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