La Virtus può diventare l’unica regina . Banchi: "Dobbiamo giocare di squadra"
Alle 20,30 ospita Brescia che condivide la vetta della classifica. Il tecnico: "I nostri avversari sono dinamici, equilibrati ed efficaci"
La Virtus questa sera (ore 20.30 diretta Dazn) chiude l’ottava giornata di campionato ospitando Brescia. Chi si aggiudica i due punti in palio si ritrova solo in testa alla classifica della serie A, con il girone di andata che ha superato la sua prima metà. I bianconeri devono sempre fare i conti con due ostacoli che si mordono la coda l’un l’altro e che non stanno condizionando il cammino dei bolognesi solo per il grande spirito di sacrificio che aleggia nel loro spogliatoio. Le assenze di Achille Polonara e di Jordan Mickey costringono gli altri lunghi che sono a disposizione di coach Luca Banchi a fare gli straordinari e questo utilizzo oltre il previsto rischia di trasformarsi in una stanchezza generale dato che venerdì la Segafredo era impegnata ad Atene nella tana del Panathinaikos.
"Giochiamo contro Brescia – spiega il tecnico della V nera in una nota del club – con cui condividiamo, attualmente, il vertice della classifica, a conferma del fatto che si tratti di una compagine molto ben strutturata e organizzata, capace di avere fino ad oggi un percorso netto nelle gare in trasferte. Ciò che caratterizza la loro squadra è certamente la profondità d’organico e l’efficacia dei diversi quintetti che coach Magro può alternare in campo proponendo un basket molto dinamico, equilibrato ed efficace, testimoniato dai cinque giocatori in doppia cifra e da numeri offensivi e difensivi che ne attestano l’attuale momento di forma. Usciamo da questo secondo doppio turno di Eurolega con la conferma che dovremo esprimere un basket collettivo e altamente qualitativo per riuscire a valorizzare appieno il nostro potenziale contro avversari di tale spessore".
Questa gara è anche una riedizione della finale di Coppa Italia che si disputò a Torino lo scorso febbraio. Allora fu la Leonessa a sfilare alla Virtus l’unico trofeo italiano che il club, da quando si chiama Segafredo, non ha ancora vinto. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata tantissima, ma chiudere il girone d’andata al primo posto significa anche occupare la posizione migliore nella final eight che anche nel 2014 si disputerà nella capitale sabauda.
Per la filosofia che ha reso la Virtus vincente in questa prima parte della stagione questo orizzonte è lontanissimo.
L’unica cosa a cui guardare è la gara di oggi con Banchi che spera di avere qualche segnale di miglioramento da parte del centro statunitense Devontae Cacok, anche in previsione della partita di giovedì, quando alla Segafredo Arena arriverà il Fenerbahce.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su