L’ha rifatto Gol di Lundberg, la Virtus esulta
Quasi sempre sotto, i bianconeri impattano e superano con Cordinier. Poi ci pensa la freddezza del danese a chiudere i conti
Virtus Bologna
85
Bayern Monaco
83
SEGAFREDO : Cordinier 11, Lundberg 9, Belinelli 16, Pajola 8, Mascolo ne, Lomazs ne, Shengelia 18, Hackett 15, Polonara 3, Zizic 1, Dunston 4, Abass. All. Banchi.
BAYERN MONACO: Weiler-Babb 4, Francisco 12, Edwards 22, Giffey, Radoncic 2, Bonga 5, Bolmaro 5, Lucic, Obst 12, Ibaka 15, Brankovic, Booker 6. All. Laso.
Arbitri: Nikolic, Majkic, Baena.
Note: parziali 22-24; 42-46; 65-69. Tiri da due: Virtus Bologna 17/37; Monaco 17/28. Tiri da tre: 12/28; 13/32. Tiri liberi: 15/22; 10/13. Rimbalzi: 34; 35.
La Segafredo inizia il 2024 festeggiando una vittoria sofferta e che le consente di essere sola al secondo posto in Eurolega.
Niente male per una squadra che a tempo di record ha dovuto assorbire un’assenza importante come quella di Dobric rimescolando le carte per far spazio al nuovo centro Zizic e che trova nei quasi 10mila tifosi che riempiono fino ad esaurirla l’arena la forza per ribaltare un esito che sembra già scritto.
A 3’04’’ dalla fine Isaia Cordinier firma un parziale di 5-0 che cambia l’inerzia di una gara che fino a lì non prometteva nulla di buono anche perché tutte le volte che la Virtus si era avvicinata al Bayern, i tedeschi avevano trovato la forza per ricacciarla indietro. Il tabellone indica il punteggio di 81-79, dopo che i padroni di casa erano stati sul -9 (53-62). Il clima si infiamma, gli ospiti perdono le staffe. Il tecnico a Laso allunga di altri due punti questo parziale e se Booker prova a metterci una pezza, è Iffe Lundberg a far calar sipario sulla gara infilando il canestro che vale il + 4 (85-81) quando mancano da giocare solo 5’’. Bonga può solo accorciare e con un secondo e un decimo dall’ultima sirena. Banchi chiama time out per rimettere nella metà campo offensiva, avendo così la certezza del successo.
E’ l’epilogo di una partita dove la V nera non è perfetta dal punto di vista tecnico, anche se fermare un avversario che per i primi 30 minuti tira da tre con una precisione vicina al 50% è complicato. E conferma che la Virtus non si dà mai per vinta. Come sempre c’è poco tempo per crogiolarsi nella gloria, oggi si parte per Berlino dove domani c’è l’Alba del giovane azzurro Matteo Spagnolo ad attenderla. Vedremo se in questa occasione ci sarà l’esordio del’esterno lettore Rihards Lomazs.
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