Nuova Virtus ’Vecchio’ Shengelia: fantastico

Dopo aver toccato anche il +20, i bianconeri si addormentano nella terza frazione. Toko e Polonara danno la scossa ai compagni .

di MASSIMO SELLERI
22 settembre 2024
Toko Shengelia si è scatenato nell’ultimo quarto, mettendo a segno anche la schiacciata che ha fatto esplodere di gioia l’Unipol Arena (Ciamillo)

Toko Shengelia si è scatenato nell’ultimo quarto, mettendo a segno anche la schiacciata che ha fatto esplodere di gioia l’Unipol Arena (Ciamillo)

Virtus Bologna

96

Napoli

87

SEGAFREDO : Belinelli 9, Pajola, Clyburn 13, Shengelia 21, Hackett 13, Grazulis ne, Morgan 13, Polonara 10, Diouf 2, Zizic 11, Akele, Tucker 4. All. Banchi.

NAPOLI: Saccoccia ne, Copeland 30, Treier 8, Pangos 15, De Nicolao ne, Woldetensae 3, Manning Junior 11, Hall 4, Dreznjak 2, Williams 6, Totè 8, Mabor. All. Milicic.

Arbitri: Attard, Perciavalle, Nicolini.

Note: parziali 29-16; 52-34; 70-70. Tiri da due: Virtus 23/30; Napoli 20/39. Tiri da tre: 12/28; 14/38. Tiri liberi: 14/21; 5/7. Rimbalzi: 34; 33.

Al termine di una gara dai due volti la Virtus vince il primo impegno, con la formazione di Luca Banchi che batte Napoli a cui non basta un indemoniato Copeland e oggi, sempre all’ Unipol Arena (ore 18) affronterà Milano in un duello che continua a essere una classica del campionato con un’importante proiezione anche in Eurolega. Pur non avendo avuto la possibilità di allenarsi la coppia composta da Will Clyburn e Marco Belinelli funziona bene a dimostrazione di quanto il talento sia una variabile importante, ma lo spessore aumenta a dismisura quando è sostenuto dall’intelligenza cestistica.

Il primo allungo bianconero arriva grazie a una tripla del capitano della V nera (29-16) poi il successivo strappo viene firmato da Toko Shengelia che dalla lunetta sigla il +20 (50-30). A nessuno sarà sfuggito che si riparte da dove si era concluso: i due erano i punti di riferimento della squadra e ora si riconfermano come se l’estate fosse semplicemente stata una parentesi dentro la quale riposarsi per poi ripresentarsi e avere la forza per guidare ancora le danze.

La musica cambia nel terzo quarto quando improvvisamente la Segafredo stacca la spina un po’ per via delle gambe che sono ancora impastate e un po’ perché Napoli era troppo brutta per essere vera. I campani grazie al tiro pesante recuperano e il sorpasso arriva sul 61-63 e poi si gioca punto a punto, ma è complicato fermare un avversario che ha trovato fiducia.

Sul -4 (66-70) il popolo virtussino si fa sentire e arriva la nuova parità. La V nera cerca di prendere il volo, ma i partenopei non ci stanno a perdere fino a 3’46’’ dalla fine quando Achille Polonara infila il + 6 (86-80). Il festival degli errori premia Bologna che grazie a due giochi consecutivi da tre punti di Shengelia va sul +12. Come volevasi dimostrare nei momenti difficili la palla finisce sempre nelle sue mani e così per il quinto anno consecutivo i bianconeri sono in finale.

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